Uno dei più grandi scultori mondiali di arte sacra
Senza entrare nel merito della polemica sullo stato di abbandono e sul futuro dell’Asilo Carlo Della Penna, ampiamente trattato dalla stampa in questi ultimi mesi, oggi voglio parlare della straordinaria opera d’arte realizzata dal maestro Enrico Manfrini.
Da qualche settimana, da quando gli operai comunali hanno ripulito dalle erbacce e tagliato le piante intorno all’area dell’edificio, è tornato ad essere ben visibile dalla strada il pregiato pannello in bronzo dal titolo Il trionfo del lavoro, realizzato nel 1954 dallo scultore Enrico Manfrini.
Soffermandomi per un attimo a contemplare l’opera, la mente è tornata indietro nel tempo, al periodo che frequentavo la Scuola Media Paolucci quando, in una calda giornata primaverile, la professoressa di educazione artistica, la signora Parente, ha condotto la classe all’Asilo Carlo Della Penna, per spiegarci la grandezza di quel capolavoro.
E di vero e proprio capolavoro si tratta. Molti, magari passando hanno dato uno sguardo fugace all’opera, senza dargli peso, ma se ci si sofferma a guardare tutto l’insieme e poi scena per scena, tutte le immagini che escono fuori dal pannello, ci si rende conto della ricchezza che Carlo Della Penna ci ha lasciato. Un’opera fortemente voluta dal benefattore vastese trapiantato in Argentina, che ha scelto personalmente l’artista, l’argomento, curando tutto nei minimi dettagli.
L’artista è di primissimo livello nel panorama artistico italiano. Nato a Lugo di Romagna nel 1917, Enrico Manfrini ha studiato all’Accademia di Bologna e in seguito all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove è stato successivamente docente di scultura.
Durante la sua lunga carriera ha realizzato numerose e prestigiose opere monumentali, come ad esempio la Porta della Glorificazione di Maria della Cattedrale di Siena (1958), la Porta Santa nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura di Roma (2000), le porte della Cattedrale di San Francisco e la Saint Paul Church di Valparaiso. Apprezzato in particolar modo da Paolo VI, per il quale curò la realizzazione della Cappella privata, Manfrini ha plasmato un numero impressionante di sculture, tra le quali ricordiamo un busto dedicato a Giovanni Paolo II e il Monumento a Mamma Margherita nella Basilica di Don Bosco.
Al pari delle opere appena citate, l’opera vastese entra di diritto tra i capolavori dell’artista e di tutto il movimento scultoreo italiano: un grande monumento al lavoro, un capolavoro da riscoprire e soprattutto da valorizzare.
Lino Spadaccini
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