mercoledì 3 novembre 2010

Torna alla ribalta il parco eolico davanti la costa di Petacciato

Oggi ampio servizio su Il Tempo ed. Molise
..."L'Assessore all'ambiente della Regione Abruzzo ha detto che il discorso «non va visto come una querelle tra il partito dell'ambiente e quello dell'energia perché i due aspetti (ricerca di fonti alternative di energia e tutela del nostro patrimonio ambientale devono andare di pari passo»...
articolo
http://www.iltempo.it/molise/2010/11/03/1213725-vento_sulle_onde_business.shtml?refresh_ce

2 commenti:

Ciccosan ha detto...

Ho già commentato nel 2007 questo progetto. Questa è una sintesi.

I generatori proposti per questo impianto sono da 3MW cadauno, tra i più grandi, hanno un rotore del diametro di ca 90 metri e il bulbo si trova ad un'altezza di almeno +80 metri s.l.
Il gruppo generatore è grande come un grosso TIR.
Il progetto per Termoli ne prevede 54, per una potenza nominale complessiva di 162 MW; solo per un confronto numerico aggiungo che una moderna centrale nucleare ha una potenza di 1000 MW circa.
La wind-far di fronte a Copenhagen ne prevede 20 di torri.
Questi generatori funzionano in un range di vento tra 4 e 25 m/sec, con rendimento nominale a 15 m/sec., cioè da 15 m/s in su erogano 3MW.
Poichè la potenza prodotta è funzione del cubo della velocità vento, sotto i 15 m/s la potenza prodotta decade rapidamente; per capirci, a 10 m/s la potenza è già la metà dei 3 MW.

I dati vento elaborati per il progetto S.Michele sono tratti dall'Atlante Eolico Italiano che si basa sui rilevamenti di 240 stazioni meteo in Italia, tra questi una sola a Termoli.
Questo atlante ci dice, con alcune cautele di approssimazione, che la velocità media nella costa (sì, perchè l'atlante non conosce i dati vento sul mare ma solo su terra) tra Vasto e Termoli è di 6-7 m/s, con un grado di incertezza per quote di 70 mt pari a 1,6-1,8 m/s. In parole semplici, la velocità massima del vento in quella zona è di ca.9 m/s; ovviamente parliamo di picchi e non di continuità.

Che significa? Che il nostro generatore a 9 m/s eroga 1,5 MW e non 3MW. Siccome le ore di vento durante l’anno stanno tra le 1.000 e 1.300 ecco il conto: 1,5 x 1.300 = 1.950 MWh.
Anche meno se si pensa che la velocità e variabile e che al di sotto dei 4 m/s le pale si fermano.
Ad essere ottimisti, avremo 1.950 x 54 = 105.300 MWh oppure 105.300.000 KWh.
La vituperata centrale a biomasse produrrebbe 4MW x 8000h = 32.000 Mwh oppure 32.000.000 KWh; poco meno di 1/3 della wind-farm S.Michele.

Costi: secondo Enel una centrale eolica on-shore costa mediamente 1000€ per KW, una off-shore costa qualcosa in più per via delle opere sottomarine, ma non sanno di preciso quanto perchè in Italia non ce ne sono ancora (saremo i primi).
Ora se prendiamo a riferimento 1200€ per KW, ci viene un costo dell'impianto da 162 MW pari a 1200 x 1000 x 162 = 194, 4 mil. di euro.
Un investimento notevole basato su dati empirici, cioè non sperimentali.
I danesi prima di installare le loro centrali off-shore hanno registrato venti, maree, onde, temperature, ecc. per due anni, prima di decidere cosa fare.

Le mie perplessità non sono per l'impatto estetico, che in fondo non è peggiore del colpo d'occhio delle Nereidi a S.salvo, ma sugli aspetti tecnici.

Alessandro ha detto...

Finalmente delle considerazioni empiricamente fondate e non i soliti sofismi dei politici. Bene, grazie a questo "commento" sono riuscito a farmi un'idea sull'impatto non tanto estetico, quanto energetico che un parco eolico avrebbe in quella zona.