Domani, CORSO DI ALTA FORMAZIONE AL CENTRO STUDI ROSSETTIANI
Il Centro Europeo di Studi Rossettiani di Vasto ha programmato per i gg. 11/13 novembre 2010 un Corso di Alta Formazione sul tema “Traduzione Letteraria e Multiculturalità”. Nei tre giorni di lavori si alterneranno nel salone della pinacoteca di Palazzo d’Avalos studiosi italiani e stranieri per riflettere sui problemi letterari e stilistici delle traduzioni. Chiunque si sia trovato a tradurre un brano da una lingua all’altra ha avvertito la difficoltà di riuscire a cogliere le sfumature di significato, le sensibilità, le allusioni che appartengono ad un’altra cultura e magari non si trovano nella propria lingua le parole giuste, gli idiotismi corrispondenti per rimanere fedeli a ciò che intendeva trasmettere l’autore. E spesso il risultato è così piatto, infedele all’originale che non riusciamo ad apprezzarne il valore e la grandezza. A meno che il traduttore non sia esso stesso un grande letterato ed un profondo conoscitore della realtà culturale dell’autore che traduce: allora il risultato è apprezzabilissimo, anzi ci troviamo di fronte ad un’altra opera letteraria, unica ed irripetibile. Pensate alla fortuna che ebbero le magnifiche traduzioni in endecasillabi sciolti dell’Iliade fatta da Vincenzo Monti e dell’ Eneide da parte di Annibal Caro, ed in epoca più recente la traduzione dei lirici greci fatta da Salvatore Quasimodo e le posie di Garzia Lorca tradotte da Carlo Bo: sono capolavori assoluti come gli originali. Ma sono casi e non facilmente ripetibili.
Perciò pensiamo che l’iniziativa del Centro Rossettiano sia una ghiotta occasione di studio e conoscenza delle tecniche di traduzione e dei rischi che incontrano i traduttori in una società globalizzata.
Nicolangelo D’Adamo
Nel post che segue il programma delle tre giornate.
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