La presidente di EmilyAbruzzo che gestiva lo sportello di Donnattiva sottolinea che loro prendevano 8.000 euro per 12 mesi, l'altra organizzazione a cui il Comune sta affidando il servizio prenderà 12.000 euro per 6 mesi (24.000 euro all'anno, tre volte tanto).
Riceviamo e pubblichiamo
Leggo questa mattina sul quotidiano “ Il centro” che continuano le polemiche sullo sportello Donnattiva.
Quando la gestione dello Sportello Donnattiva è stato affidato all’associazione EmilyAbruzzo, di cui sono tutt’ora la Presidente in molti hanno avanzato per mesi illazioni e giudizi completamente fuori luogo e infondati sulla mia persona.
Lo Sportello , finanziato da un progetto Equal della provincia di Chieti è costato 8.000 euro per una gestione di DODICI MESI, interamente versati alle operatrici dello sportello, associate di Emily e tutte disoccupate.
Teresa Di Santo nonostante non avesse mai preso e preteso nulla di quel contributo né per se stessa né per l’Associazione è stata ripetutamente messa sott’accusa.
Oggi lo sportello è gestito da una società di San Salvo con un costo di 12.000 euro per una gestione di SEI MESI, vale a dire con un costo di gestione triplo rispetto a quella precedente.
All’associazione Emily non è stata data la possibilità di gestire lo sportello, nonostante ad oggi la stessa gestisca grazie alla grande professionalità delle associate e senza alcun contributo economico lo sportello antiviolenza di San Salvo.
I risultati che abbiamo sempre ottenuto e certificato con relazioni trimestrali del servizio , prima con donnattiva a Vasto poi con SAVE a San Salvo sono sempre stati ineccepibili.
Il nostro lavoro continua non solo nello sportello ma anche tra la gente, nonostante il Comune di Vasto ci abbia completamente ignorate e contrastate.
Mi auguro che si otterranno almeno gli stessi risultati con la nuova gestione, in realtà i risultati dovrebbero triplicarsi come il contributo erogato.
La differenza di 16.000 euro si sarebbe potuta impiegare diversamente .
La violenza è una grande emergenza sociale e noi non smetteremo mai di gridarlo!
Teresa Di Santo
2 commenti:
Gentile Teresa Di Santo,
a parte il suo mettersi in gioco per perorare la causa o i sia per principio nobili interessi della sua Associazione, in competizione (una sorta di ...gara al minimo ribasso) con un'altra;
affinché un cittadino, oltre che leggere notizie di cronaca, possa capire quel che avviene negli Enti Pubblici, vuole spiegarci quale preciso ruolo e funzione (pur nobile che sia) ha lei, sia nello sportello che nell'Associazione?
Soprattutto ci illustra come e perchè, con quali procedure pubbliche intendo, il Comune vi ha affidato e debba continuare a farlo - sia pure come lei dice a prezzo ...stracciato, ma da mercato - il servizio per il pubblico denominato "donna attiva"?
ma "di santo".... ma sarà parente?
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