La patata bollente del Parco Nazionale della Costa Teatina oggi torna in Consiglio Comunale. Istituito dallo Stato nel 2001 il Parco è stato fermo per anni per mancanza del primo importante atto che è quello della "perimetrazione", vale a dire l'individuazione precisa delle aree da sottoporre a vincolo.
Il dibattito fra tutti i partiti si è già riacceso, ma molto probabilmente l’argomento subirà un rinvio in quanto, sabato sera, in Commissione Assetto del Territorio sono emerse profonde divergenze tra maggioranza e minoranza ed addirittura all’interno della stessa maggioranza di centrosinistra sarebbero emersi dei “distinguo”.
A destra poi nel PDL emergono degli scetticismi: addirittura vogliono avviare una seria riflessione sul Parco e si chiedono se valga la pena di farlo, o no.
L'ApI fa sapere che il Parco è istituito e su quello non si discute. Si può discutere sulla tipologia dei vincoli (forti restrizioni sul mare, molto leggere all'interno), sull'ampiezza della fascia che va dall'autostrada A14 fino al mare, sulla possibilità di insediamenti turistici che possano attrarre investimenti esterni per creare una dinamica "concorrenziale" ed una innovazione fra le aziende del settore.
A queste differenze di vedute si aggiunga che le carte inviate dalla Regione non sono chiare. Quindi rinvio a data da destinarsi.
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