Rete sanitaria: Vasto, ancora saccheggiata, resta senza finanziamenti
Hanno suonato la grancassa nel presentare il programma dei finanziamenti “immediatamente” a disposizione dell’Abruzzo, ma non è altro che un’ulteriore penalizzazione della asl di Chieti-Lanciano-Vasto, una ulteriore grave penalizzazione di questo territorio, di questa città, dopo le ferite subite per il taglio dei posti letto, in particolare nelle specialistiche, e l’eliminazione dell’emodinamica dai programmi d’investimento regionali.
82 milioni di interventi stralcio che non sono altro che la rimodulazione di quanto già approvato nel 2008, cioè soldi che erano già nella disponibilità della regione Abruzzo da più di due anni. E se ciò non bastasse, allora erano disponibili per la provincia di Chieti quasi 11 milioni di euro, e per il nuovo ospedale di Vasto ad un passo dall’approvazione, mancava solo la relazione della regione da inviare al ministero; oggi, invece, sono disponibili poco più di 3 milioni di euro per la provincia di Chieti e noi diventeremo vecchi (sic!) in attesa di vedere realizzato l’ospedale nuovo(sic!) di Vasto seguendo la cieca ambizione dell’assessore Venturoni di dotare Giulianova, la città in cui lui è primario, di un nuovo nosocomio e guai! a dare il via alle procedure per la realizzazione di quello di Vasto prima del suo. Insomma, l’iter procedurale per l’ospedale nuovo di Vasto dovrà avere un nuovo inizio. Saremmo felici di vederlo realizzato in tre anni come promette l’assessore alla sanità ma abbiamo smesso da tempo di credere alle favole.
E la politica stagna.
Ancora una volta dobbiamo evidenziare l’immobilismo e la condiscendenza - non vogliamo attribuire loro la cattiva fede(per ora)- della nostra classe politica: prima la difficoltà a comprendere la realtà di quanto sta accadendo intorno a loro con l’ospedale simbolo di una Vasto offesa, umiliata, saccheggiata; poi l’incapacità di frenare l’attività predatoria della giunta regionale ”teramocentrica”. La Asl di Teramo esce da questa politica da “gioco delle tre carte” del duo Chiodi-Venturoni con un raddoppio dei finanziamenti, erano 40 milioni nel 2008, saranno non meno di 80(compreso l’ospedale nuovo di Giulianova!), parliamo sempre di milioni ovviamente, nel prossimo futuro. E come direbbe Totò: “E io pago!...E io pago!”
Che fare? Crediamo che in questo momento la prima cosa da fare è acquisire la consapevolezza di quanto sta accadendo, mettendo da parte le lotte fra fazioni in cui ognuno cerca di difendere acriticamente le malefatte della propria parte e converge verso un unico obiettivo: difendere gli interessi di una popolazione.
Hanno suonato la grancassa nel presentare il programma dei finanziamenti “immediatamente” a disposizione dell’Abruzzo, ma non è altro che un’ulteriore penalizzazione della asl di Chieti-Lanciano-Vasto, una ulteriore grave penalizzazione di questo territorio, di questa città, dopo le ferite subite per il taglio dei posti letto, in particolare nelle specialistiche, e l’eliminazione dell’emodinamica dai programmi d’investimento regionali.
82 milioni di interventi stralcio che non sono altro che la rimodulazione di quanto già approvato nel 2008, cioè soldi che erano già nella disponibilità della regione Abruzzo da più di due anni. E se ciò non bastasse, allora erano disponibili per la provincia di Chieti quasi 11 milioni di euro, e per il nuovo ospedale di Vasto ad un passo dall’approvazione, mancava solo la relazione della regione da inviare al ministero; oggi, invece, sono disponibili poco più di 3 milioni di euro per la provincia di Chieti e noi diventeremo vecchi (sic!) in attesa di vedere realizzato l’ospedale nuovo(sic!) di Vasto seguendo la cieca ambizione dell’assessore Venturoni di dotare Giulianova, la città in cui lui è primario, di un nuovo nosocomio e guai! a dare il via alle procedure per la realizzazione di quello di Vasto prima del suo. Insomma, l’iter procedurale per l’ospedale nuovo di Vasto dovrà avere un nuovo inizio. Saremmo felici di vederlo realizzato in tre anni come promette l’assessore alla sanità ma abbiamo smesso da tempo di credere alle favole.
E la politica stagna.
Ancora una volta dobbiamo evidenziare l’immobilismo e la condiscendenza - non vogliamo attribuire loro la cattiva fede(per ora)- della nostra classe politica: prima la difficoltà a comprendere la realtà di quanto sta accadendo intorno a loro con l’ospedale simbolo di una Vasto offesa, umiliata, saccheggiata; poi l’incapacità di frenare l’attività predatoria della giunta regionale ”teramocentrica”. La Asl di Teramo esce da questa politica da “gioco delle tre carte” del duo Chiodi-Venturoni con un raddoppio dei finanziamenti, erano 40 milioni nel 2008, saranno non meno di 80(compreso l’ospedale nuovo di Giulianova!), parliamo sempre di milioni ovviamente, nel prossimo futuro. E come direbbe Totò: “E io pago!...E io pago!”
Che fare? Crediamo che in questo momento la prima cosa da fare è acquisire la consapevolezza di quanto sta accadendo, mettendo da parte le lotte fra fazioni in cui ognuno cerca di difendere acriticamente le malefatte della propria parte e converge verso un unico obiettivo: difendere gli interessi di una popolazione.
1 commento:
Condivido parola per parola il comunicato di VASTOVIVA. Aggiungo che il carattere truffaldino della proposta - ben cinque ospedali nuovi in una regione con la sanità disastrata e nemmeno due milioni di abitanti - avrebbe dovuto allertare il centrodestra locale che invece difende il piano "teramano" e dà dello "sfigato" a chi protesta.
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