Non solo. Tutti gli altri impegni verranno mantenuti?
Dall'Associazione politico -culturale VASTOVIVA (PD) riceviamo e pubblichiamo
Dall'Associazione politico -culturale VASTOVIVA (PD) riceviamo e pubblichiamo
Le polemiche di questi giorni sulla stampa confermano che la nostra preoccupazione, più volte espressa, in merito al taglio dei posti letto in questo territorio era più che fondata: l’ospedale perde 30 posti letto per acuti a Gissi e 70 a Vasto senza che siano state avviate procedure per la implementazione della rete dell’emergenza e senza alcun miglioramento del contesto territoriale dell’assistenza.
In questo contesto il nostro Pronto soccorso vive come sempre una “estate di trincea”.
Sollecitiamo i rappresentanti della politica regionale di questo territorio, il consiglio e l’amministrazione comunali, il sindaco di Vasto, anche in qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci, e i partiti, a mettere da parte le polemiche sterili e ad adoperarsi perché l’ospedale di Vasto-Gissi sia, innanzitutto!, difeso, e poi ci si impegni affinché sia veramente ospedale di rete con tutte le caratteristiche necessarie per essere ospedale di confine.
Nei 170 posti letto, a cui sarà ridotto il nostro ospedale dai 240 che erano(sarà ancora il caso di chiamarlo ospedale?), saranno compresi i posti di neonatologia di 1° e 2° livello, i due posti in più per la rianimazione, i due posti per la terapia antalgica per il controllo del dolore, che ci venivano assegnati dal precedente piano di riordino della rete ospedaliera, la legge 6 del 2007?
In che misura le nostre specialistiche, alcune delle quali dichiarate di eccellenza dalla stessa direzione generale della ASL, pagheranno questi tagli?
La promessa dell’emodinamica a Vasto resterà tale o verrà finalmente realizzata, come prevede il Piano Sanitario Regionale del 2008?
Quanto dobbiamo aspettare per il potenziamento del 118?
Quando funzioneranno le UTAP, unità territoriali di assistenza primaria, che impegnano i medici di medicina generale 24 ore su 24?
Questo, nonostante tutto, potrebbe ancora essere un’occasione per la razionalizzazione ed il miglioramento della qualità dell’assistenza, purché non ci si limiti al taglio dei posti letto, che, da solo, è fortemente punitivo per il nostro territorio.
In questo contesto il nostro Pronto soccorso vive come sempre una “estate di trincea”.
Sollecitiamo i rappresentanti della politica regionale di questo territorio, il consiglio e l’amministrazione comunali, il sindaco di Vasto, anche in qualità di presidente del comitato ristretto dei sindaci, e i partiti, a mettere da parte le polemiche sterili e ad adoperarsi perché l’ospedale di Vasto-Gissi sia, innanzitutto!, difeso, e poi ci si impegni affinché sia veramente ospedale di rete con tutte le caratteristiche necessarie per essere ospedale di confine.
Nei 170 posti letto, a cui sarà ridotto il nostro ospedale dai 240 che erano(sarà ancora il caso di chiamarlo ospedale?), saranno compresi i posti di neonatologia di 1° e 2° livello, i due posti in più per la rianimazione, i due posti per la terapia antalgica per il controllo del dolore, che ci venivano assegnati dal precedente piano di riordino della rete ospedaliera, la legge 6 del 2007?
In che misura le nostre specialistiche, alcune delle quali dichiarate di eccellenza dalla stessa direzione generale della ASL, pagheranno questi tagli?
La promessa dell’emodinamica a Vasto resterà tale o verrà finalmente realizzata, come prevede il Piano Sanitario Regionale del 2008?
Quanto dobbiamo aspettare per il potenziamento del 118?
Quando funzioneranno le UTAP, unità territoriali di assistenza primaria, che impegnano i medici di medicina generale 24 ore su 24?
Questo, nonostante tutto, potrebbe ancora essere un’occasione per la razionalizzazione ed il miglioramento della qualità dell’assistenza, purché non ci si limiti al taglio dei posti letto, che, da solo, è fortemente punitivo per il nostro territorio.
Angelo Bucciarelli (PD) Associazione politico-culturale "VastoViva"
1 commento:
ma che vuol dire "per acuti"?
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