Da Enzo La Verghetta riceviamo e pubblichiamo una nota sui suoi personali ricordi di Espedito Ferrara
Compare Espedito
Volevo scrivere qualcosa da cui trasparisse tutto l’affetto e l’ammirazione per Compare Espedito Ferrara. Ma mi sono arreso perché, dopo tanti tentativi, non sono riuscito ad esprimere quello che volevo esplicitare.Ma i miei amici da sempre Mauro, Pucci e Sergio sanno del vincolo che ci unisce insieme a Grazia e Claudia(mia moglie e mia figlia) e questo non ha bisogno di nuove parole. E’ qualcosa che viene da lontano da quando il giovane compare Espedito per problemi di salute, cercava di sfuggire dai rigori dell’inverno soggiornando nell’orto di mio nonno alla Canale. Luogo che gode di un micro clima temperato rispetto a tutto il vastese, prova ne sia che i D’Avalos vi avevano creato un giardino dove c’erano i famosi “pupattoni”, ovvero delle statue che risiedevano sul muro di cinta, ormai quasi scomparso.Un solo ricordo: da ragazzino mi recai al Museo di Vasto, che lui dirigeva. Mi bloccò e pretese un abbigliamento adeguato, e solo quando tornando a casa mi ripresentai in giacca, facendomi lo sconto per la cravatta, mi permise entrare. Era il segno di rispetto per quel luogo e quello che rappresentava per lui e doveva rappresentare per noi Vastesi.. Forse oggi è inconcepibile, ma non so se sia un bene.
Enzo La Verghetta
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