martedì 5 gennaio 2010

La mia interrogazione sulla eliminazione dei cortei funebri

Egr. Signor Sindaco

Vasto

p.c.

Presidente del Consiglio

Il sottoscritto Nicola D’Adamo Consigliere Comunale del gruppo indipendente Uniti per Vasto,

premesso

  • che in data 31 dicembre 09 è stata emessa l'ordinanza 280/09 prot. 58043, a firma del Sindaco Luciano La penna, che regola i cortei funebri;
  • che in detto provvedimento il "Il Sindaco ordina: 1. a decorrere dal 1° gennaio 2010 sono vietati i cortei funebri che seguono il feretro dell'estinto, dalle Chiese in cui si celebrano le esequie al cimitero comunale. 2. Le violazioni alla disposizione contenuta nella presente ordinanza sono soggette a sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 500".
  • Che sulle polemiche che sono seguite a tale provvedimento, il TG2 delle 18.30 di ieri sera ha dedicato il titolo di apertura e un ampio servizio.

Considerato

  • Che il sottoscritto tre anni fa quando si discusse sull’idea di vietare i cortei funebri a piedi fece presente che non era il caso di procedere su un campo che riguarda la sfera più intima e personale di ognuno di noi;
  • che se proprio c’era questa necessità, la cosa andava presentata come una “opportunità” per la famiglia del defunto, non come “divieto”. Nel senso che il Comune non poteva imporre il “corteo in auto”, ma tutt’al più fornire assistenza per agevolare lo svolgimento di un funerale più ordinato, dare una mano per evitare lo stress ai famigliari di recarsi a piedi fino al cimitero.
  • Col tempo, questa seconda soluzione del “corteo in auto”, più agevole, avrebbe preso piede e gli stessi cittadini l’avrebbero scelta. Per legge non si può imporre l’eliminazione di una tradizione consolidata nel tempo e tuttora sentita dai cittadini.

Preso atto

  • Che nell’ordinanza l’Amministrazione parla di voler “migliorare le condizioni di viabilità”, e di “ numerose sollecitazioni della cittadinanza in merito all’abolizione dei cortei funebri” ( nel comunicato ufficiale dice che la richiesta è venuta da “numerosi sacerdoti”);
  • Che nei comunicati ufficiali si insiste molto sui rallentamenti del traffico lungo l’asse Corso Mazzini Corso Garibaldi via Veneto san Michele

Specificato

  • Che, secondo il sottoscritto, per i cortei a piedi o in auto possono esserci anche percorsi “alternativi”: per esempio dalla Parrochia San Michele si può imboccare via del Giglio e proseguire per via Madonna dell'Asilo, via conti Ricci, inizio viadotto, ingresso a lato del cimitero. Da S. Maria, San Giuseppe, S. Antonio si possono utilizzare le strade del centro storico ed uscire tutti a Porta Nuova per percorrere un pezzo di viadotto e accedere al lato del Cimitero. Dall'Incoronata o da San Paolo si può imboccare via Marco Polo e percorrere via conti Ricci. Ecc. Ecc. Ecc.

Interroga

  • la S.V. per essere messo al corrente su come intende procedere questa Amministrazione in merito ai cortei funebri, vale a dire se intende mantenere l’attuale ordinanza o modificarla;
  • se intende mantenere la sanzione di 500 euro (un milione di vecchie lire) per chi va in corteo al cimitero;
  • Chiede inoltre
  • che venga chiarita la frase dell’ordinanza: “Sono vietati i cortei funebri che seguono il feretro dell’estinto”, nel senso che dovrebbe riguardare solo il corteo “a piedi”, non quello “in auto”;
  • che venga illustrato in aula il nuovo Piano del Traffico (di cui si parla da anni) in cui si va ad inserirsi la decisione di eliminare i cortei funebri. Oppure se tale decisione è scaturita solo perché richiesta da “numerosi sacerdoti”.

Vasto, 5 gennaio 2010

Nicola D’Adamo consigliere comunale

4 commenti:

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

grande, grande, grande.

Unknown ha detto...

Ottimo!!!un pò di trasparenza e di vera democrazia non guasta!!Bravo

Alessandro ha detto...

Io sono del parere contrario. Trovo che la scelta del sindaco sia dettata da un sano pragmatismo dovuta all'esigenza di non bloccare una delle arterie stradali principali. Per quanto riguarda percorsi alternativi mi sembrano troppo "tortuosi" e poco praticabili in tal senso.
E' vero i riti sono segno di civiltà, ma così come cambiano le civiltà cambiano anche i riti e sinceramente trovo stridente il passaggio di un corteo funebre in una strada trafficata.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Da Enzo La Verghetta ricevo e pubblico questo commento:
Tirare in ballo le richieste dei sacerdoti , come diceva mio padre è
“Attaccarsi al fumo della pipa”.
Ma adesso non abbiamo nelle principali parrocchie dei nuovi parroci, più
giovani e attletici?
Le richieste fatte dai precedenti non dovrebbero essere archiviate? O No?
“Non credo che il dolore si misuri dalla partecipazione al corteo funebre.”
Ma è una testimonianza di amicizia, di affetto e civiltà!
Le corone non sono più portate a mano, forse perchè non c'è più nessuno
disponibile a fornire questo servizio.
Il rispetto per i defunti si testimonia da parte del Comune risolvendo gli
annosi problemi del Cimitero e li che il Sindaco può fare o meglio deve fare
mentre è molto più facile limitarsi a vietare.
Enzo La Verghetta