martedì 1 dicembre 2009

Curiosità storica: ...quella tribuna "corinzia" nella Chiesa di S. Antonio




Quando Filippo Palizzi vide quello sconcio disse: “Quel che non fece il Saraceno a Buca, ha fatto Don Cesario a S.Antonio!”
Vista la recente uscita del libro di Don Michele Ronzitti, sulla chiesa di S. Antonio di Padova, volevo parlarvi a riguardo di un fatto curioso.
Nel 1875, Don Cesario Marchesani, cappellano della chiesa, recatosi a Roma per il Giubileo, rimase impressionato dalla tribuna in bronzo del Bernini, che Papa Urbano VIII aveva fatto costruire sopra l’altare maggiore. Quindi, tornato a Vasto, diede incarico di progettare una tribuna per la sua chiesa, prima all’ing. Pietro Romano, il quale, dotato di buon senso, rifiutò di deturpare l’interno della chiesa, e poi ad un altro ingegnere meno scrupoloso, che progettò una tribuna in stile corinzio, mentre tutta la chiesa è in stile barocco.
L’opera venne presto realizzata e sul fronte della cornice, don Cesario fece mettere anche un grande stemma pontificio con la scritta PIVS. P. IX. A. D. 1878.
Si ricorda che quando Filippo Palizzi tornò a Vasto, nell’estate del 1879, quando vide quello sconcio disse: “Quel che non fece il Saraceno a Buca, ha fatto Don Cesario a S.Antonio!”.
Dopo i lavori di restauro effettuati per le cattive condizioni in cui versava il tetto della chiesa, scoppiò una polemica tra le pagine de Il Vastese d’Oltre Oceano, affinché si abbattesse la tribuna di ordine corinzio.
Grazie anche al parere favorevole del direttore dei lavori, l’ing. Antonio Izzi, nell’ottobre del 1928, la tribuna venne finalmente abbattuta.
Durante i lavori di restauro, dietro l’altare maggiore venne scoperto, sotto un vano alto 2,70 metri e largo 1,60, le figure modellate in gesso della SS. Trinità con due angeli. Inoltre, si leggeva la seguente iscrizione: “Qui esisteva la nicchia del Crocifisso che attualmente esisteva nella chiesa di S. Pietro che abusivamente l’ànno preso col nome d’imprestito e quindi se ne sono resi padroni sotto il priorato di Giuseppe Naglieri nell’anno 1825. Nel novembre del 1855 sotto il priorato del sig. D. Pietro Marchesani e per cura del Rettore e Cappellano D. Cesario mansionario Marchesani fu costruito a basso rilievo la SS.ma Trinità dall’artefice Andrea Marchesani”.
Lino Spadaccini

1 commento:

giusfra ha detto...

Certo però che la facciata è quella che è... Immagino che se venisse qualcuno a dire: ...non sarebbe il caso di... Figurati, la storia, la tradizione, ecc eccetera. Ma che stile è quello attuale, a chi dobbiamo questa prospettica bruttura (e si può dirlo)?