giovedì 26 novembre 2009

Non tutti sono d'accordo con la nota di G.F.Pollutri sulla fine del comunismo

DA GIUSEPPE F. POLLUTRI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Commento aperto, per i visitatori e lettori di NoiVastesi
Sono costretto a ripetermi: non scrivo “per dare lezioni”, a nessuno, per cui invece di ribattere (mettendo i puntini sulle “i”, impropriamente utilizzate nei commenti per fini dialettici propri) invito solo a rileggere acriticamente la mia nota. Considerazioni (ed epiteti del tutto popolarmente ironici) non personalistiche, ma solo politiche (dal punto di vista del cittadino). Riguardano essenzialmente la funzione rivelatasi fallace del comunismo come rimedio dei mali (per l'uomo e per la società) e il ruolo improprio che, partiti oggi nominalistici (perchè non hanno più una funzione storica, come fu per il mio vecchio partito liberale) o persino personalistici (i Di Pietro, i Vendola, oggi Rutelli, ...), con limitato consenso e funzione elettorale, si sono ritrovati o aspirano a svolgere in campo nazionale e nelle amministrazioni locali. Non parlo delle idee, che tutti hanno diritto di avere e promuovere, quanto del “giuoco” politico che si dovrebbe dettare e/o condizionare solo se realmente rappresentativi della popolazione amministrata. I mumeri in democrazia (in un governo democratico) hanno una ben precisa funzione.
Com'è normale in libera democrazia, e in un dialettico web, non scrivo – amica Maria - per fare ...bella figura. Quando sbaglio lo ammetto (ma non mi pare questo il caso), se prendo schiaffi (ma non credo che questi siano tali) mi dico che fa parte del gioco. Brutto è l’integralismo, e qui vedo che ce n’è molto. Era da preventivare, pazienza. A mio modo faccio politica (sia pure pubblicistica, con una sua funzione sociale) anch'io. Cosa ci guadagno, io? Essere una "libera opinione", soltanto. A me basta.

G. F. Pollutri

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: TUTTI I COMMENTI VANNO INSERITI IN FONDO AI POST

LA REDAZIONE

8 commenti:

Passante ha detto...

Ma sai cosa... credo che la politica sia "piu complicata di così".
Le riflessioni su quel che dici potrebbero essere tante. Una potrebbe essere che esiste il coraggio delle idee e le idee. Mancando l'uno o l'altra, si corre o il rischio di dire fesserie (o tacciabili come tali, perche non argomentate!) o di sfociare nella paranoia (chiusi nella propria stanza a rimuginare e pensare e vedere nemici ovunque).

Mettiamo caso che io sia un politicamente vergine che prende appunti e cerca di imparare.
Da te ho imparato che:
- il comunismo si è rivelato fallimentare.
- Il comunismo è una cosa. punto. Abbastanza semplice da consentire discorsi del tipo... "ha fallito". La minestra è fredda. Il cielo è blu.
- il capitalismo è fighissimo.
=> conclusione: siamo nella melma piu totale per colpa del comunismo!

- se hai un partito piccolo, non devi parlare. O comunque puoi farlo per il 2.9% del tuo tempo.
- se fai parte di un partito piccolo, e hai persone che ti fermano per strada "ciao, io sono X. voglio fare militanza seria", devi rispondere "No. siamo un partuito piccolo. dobbiamo rispettare la democrazia. 2.9%? bastano smargiassi e marra. Se raggiungeremo il 5%, potrai entrare anche tu nel circolo.
=> la nascita di partiti nuovi come lega, forza italia, alleanza per il brodetto, partito dei partiti d'ityalia ecc.. non possono esistere in quanto essendo partite dallo 0% non avrebbero dovuto avere, in democrazia, spazi, voce, possibilita di proporre alternative.
Pero esistono. Il prossimo passo è la negazione del terzo principio della termodinamica.

Come ho gia scritto, ho un atteggiamento "So' ragazzi...".

Perche quando noti che sempr piu si scambia la democrazia con la dittatura della maggioranza, O ti spaventi e corri ai ripari, o ti fai una risata "prima o poi cresceranno, sti ragazzi".

Sono curioso, come cittadino (si parla di cariche pubbliche) che come elettore (si parla di dirigenti del mio partito) in cosa si sono (e si stanno) avvantaggiando questi due segretari staffettanti.
(e lo cheido in virtu del coraggio delle proprie idee. Le idee, per quanto opinabili, ci sono ed è ok. Ma coem ho anticipato... se manca una delle due condizioni.. il risultato è un po deludente)

Carmine ha detto...

In maniera acritica non ho mai letto nemmeno i fumetti di Walt Disney, figuriamoci una considerazione politica con contorno di considerazioni ingiustificate a determinate persone.
Chiedere di essere acritici nella lettura di uno scritto, mi fa pensare ad una punta di presunzione dell'autore. Come a dire: "questo dico e così vi deve stare bene".
Sulle considerazioni del suo primo post ho già detto e confermo. In questo secondo post, lei ha aggiunto un elemento importante per giustificare le sue precedenti considerazioni. Parla di democrazia e e dell'importanza dei numeri. Diciamo che nella democrazia che lei si augura di vedere del tutto applicata e che accenna in questo post, una democrazia che prefigura la dittatura della maggioranza (una) sulle minoranze (molte e diverse, per fortuna), a lei dovrebbero essere concesse meno occasioni di esprimersi di quelle che invece ha ora.
Invece, come vede, quello stesso regime democratico (che per lei forse è eccessivo) che consente anche ad un piccolo partito di organizzarsi ed esprimersi (e nemmeno sempre), ha dato a lei una nuova occasione per dire la sua libera opinione. Forunatamente, a quanto pare, non troppo condivisa.

Haria ha detto...

"Tira a' petrella e arritira a' manella"
Questa è l'impressione che danno le sue precisazioni, mentre l'articolo incriminato faceva pensare più ad una critica personale nei confronti di 2 militanti del PRC che ad uno spunto di riflessione sul significato del comunismo oggi.
La acriticità in politica non esiste; e le reazioni che hanno seguito il suo articolo erano inevitabili giacchè lei ha riportato malamente i fatti riguardo al Congresso del PRC, mi farebbe piacere inoltre se ci dicesse chiaramente di cosa si sarebbero avvantagiati Marco Marra e Fabio Smargiassi. Le accuse vanno motivate.

giusfra.poll ha detto...

Acriticità nell'affrontare un testo non vuol dire smettere di pensare (o di avere proprie idee), vuol dire farlo senza pregiudizi di sorta, per capire ...quel fesso che cosa vuol dire. Poi si ribatte, se pure, se si vuole. Pur nella necessaria compendiosità e nella inevitabile esemplificazione delle argomentazioni, richiesto dalla brevità di una nota su un blog-post, credo di utilizzare nei miei testi parole ben precise e significanti a più livelli. Se non vengono 'comprese' a) è perchè non si vuole o perchè fa comodo far finta di non capirle, b) se è per incapacità espressiva, le si ignora, non si parte per la tangente per affermare altro. M
Ciò precisato, va da sè che andare a ripuntualizzare tutto è inutile ..."spiegare se non hai capito già" e, scusate, rispondere - ribattendo e interloquendo - a e con ciascuno di voi richiede un tempo e una fatica che non mi posso permettere.
Ripeto, quel che ho scritto e precisato da di per sè risposta ad ogni vostro interrogativo.
Io credo che i diretti interessati (Marra e Smargiassi) nel leggere (se l'hanno fatto) il mio post, avranno perfettamente capito a) cosa intendessi politicamente dire, b) che le "accuse" (che non sono offese) non sono rivolte alle persone ma al ruolo politico-amministrativo.
Dopo tutto la mia era solo un'Opinione, valida quanto la vostra (almeno). L'unica cosa di cui devo scusarmi è quel (!) affiancato alla parola Congresso (una ironia troppo facile e sbrigativa, fuorviante delle mie stesse intenzioni).

A Maria - per terminare con un battuta: a parte le lingue nazionali e qualcuna di quelle antiche, io di dialetto capisco (oltre il romanesco) solo ...lu uastarole. Il tuo (mi scusi, il Suo) non lo capisco, come non capisco (...come vede anch'io talora ho queste difficoltà) il suo tono da avvocato o peggio da giudice in tribunale. Non sono sotto processo, nè mi ci faccio mettere da lei. Lei ha detto la sua, come io ho fatto con la mia, fine.

Carmine ha detto...

Sono costretto a convincermi che il significato delle parole sia più preciso dell'uso fatto nei post. Forse anche da ciò sono scaturite repliche che non si aspettava.
Acritico significa privo di senso critico. Criticare vuo, dire analizzare e valutare razionalmente. Se lei invita a leggere i suoi scritti acriticamente, è ovvio che non posso accettare il suo invito. Se invece con l'uso di certe parole intende altro, beh... si renderà conto che allora lo scambio di opinioni diventa difficile ed a volte paradossale. D'altronde, lei stesso afferma di avere impropriamente fatto riferimenti al congresso del Prc di Vasto.
Ora, su queste basi, come posso rispondere ad un contenuto (del suo ultimo commento) che non posso avere la certezza che sia effettivamente quello che voleva dire?

Passante ha detto...

aaaaaah! capito! praticamente non c'è nulla da capire perche sono cosette scritte a tempo perso tra una cosa e un'altra, scritte di fretta e brevemente perche in un blog, senza voler dire nulla ma potendo dire tutto (perche l'autoreH saH il fattoH suooH!).

Io pero non capisco il senso (politico, critico, filosofico, psicotroponomatopeicochic... nel dire che:
- due che non hanno alcun vantaggio a stare in consiglio comunale (se conoscessi la loro vita reale non avresti dubbi in merito :D )
- che son stati eletti dalla base militante (non so marra, smargiassi sicuramente) dopo evidenti discussioni antecedenti il congresso (base militante non è il soviet dei tesserati, io non lo ero eppure dicevo la mia e decidevo come se lo fossi :D)
- che erano/sono segretari di un circolo che ha un direttivo di 11 persone, tesserati e simpatizzanti

in realta:
- fanno consigliere (remuneratissssssimo!) ed assessore (politiche sociali son di certo molto piu interessanti per farsi i fatti propri di, che ne so, urbanistica.. lol) per avvantaggiarsi (in cosa non si è capito, magari lo spieghi )
- si passano il testimone tra loro senza rendere conto a nessuno e/o perche non ci sarebbe nessun'altro cui rendere conto

Io non è che non capisco cosa dici, è che non ne capisco il senso. forse troppo profondo, me ne rendo conto.

Mi chiedo a quando un commento sul cielo che è palesemente giallo, popolato da asini volanti cavalcati da novelli superman.
Sarebbe molto piu divertente.

Haria ha detto...

"Tira la pietra e ritira la mano".
Questa è la traduzione di un vecchio proverbio napoletano.
Non sono un'avvocato ne tantomeno un giudice, ma mi piace che la gente si prenda la responsabilità delle cose che scrive, e quindi volevo delle spiegazioni sulle sue (mi scusi ma dare del lei in internet fa quasi ridere) dichiarazioni, perchè le ho ritenute offensive. Le sue spiegazioni non mi hanno convinto perchè ritengo che se il suo era un messaggio che solo i diretti interessati avrebbero compreso, allora non capisco il senso di pubblicarli su questo blog.

maria ha detto...

L'ho capito subito che la m, al posto della h da parte di giusfra era un refuso...
ma per un istante mi si sono posizionate le antenne...
Chiedo scusa di questo commento inutile.