“Ucci, ucci, ucci, sento odor di bei solducci”: la possibilità di accedere ad un finanziamento di 16 milioni di euro (32 miliardi di vecchie lire) per il Parco della Costa Teatina sta creando molto entusiasmo nel mondo politico ed imprenditoriale.
Tanto che spunta fuori l’idea che l’iniziativa può andare avanti solo se c’è l’apporto del capitale privato. Questo è venuto fuori ieri nella riunione alla Provincia. Secondo Di Giuseppantonio si potrebbe creare una Società di Trasformazione Urbana (STU) o una Società di Scopo, “a capitale misto con prevalenza pubblica" per poter lanciare l’iniziativa. Alla riunione hanno partecipato i sindaci e i rappresentanti dei nove Comuni della costa, oltre agli assessori provinciali Nicola Campitelli (Urbanistica) e Remo Di Martino (Turismo), al presidente della Camera di Commercio, Dino Di Vincenzo, e il dirigente del Settore Urbanistica della Provincia, Antonio Di Chiacchio. Il presidente della Provincia si è preso l’impegno di incontrare i rappresentanti delle Ferrovie dello Stato per chiedere la proroga dei comodati d'uso ai Comuni sulle aree delle ex stazioni ferroviarie, ora utilizzate prevalentemente come parcheggi.
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