martedì 29 settembre 2009

F.Paolo D'Adamo ...questa volta ha ragione! L'altra cassa armonica non stava meglio in via Adriatica?











Il tempietto di San Pietro in Montorio
di Francescopaolo D'Adamo
La memoria, se non allenata, nasconde tra le pieghe del cervello quanto appreso in passato, salvo far riapparire, se opportunamente sollecitata, quelle immagini, quegli studi, quei ricordi, nascosti per far spazio al presente.
Durante il mio percorso universitario, in special modo nell’apprendimento della storia dell’architettura, un piccolo monumento mi ha sempre affascinato. Il tempietto di San Pietro in Montorio a Roma. Il tempietto, progettato nel 1502 da Donato Bramante, è un meraviglioso esempio di architettura rinascimentale.
Ma cosa mi ha riportato alla mente questo capolavoro, chi devo ringraziare per avermi riportato ai tempi “belli” dell’università ? L’Amministrazione comunale di Vasto. Grazie e ripeto grazie, perché collocando la seconda cassa armonica, dentro il cortile di Palazzo d’Avalos, siete riusciti a riaprire lo scrigno dei miei ricordi.
Peccato che quella cassa armonica, non sia nemmeno lontanamente paragonabile, nemmeno approssimativamente somigliante, nemmeno a occhio comparabile al magnifico esempio di architettura bramantesca. Tuttavia la fantasia mi ha portato all’azzardato paragone. Quella stessa fantasia che mi ha fatto sempre ritenere che la cassa armonica, che credo non sia necessaria in un ambiente chiuso come il cortile del “Palazzo”, avrebbe avuto eccellente collocazione su via Adriatica; precisamente alle spalle della facciata della demolita chiesa di San Pietro (davanti alla campana).
In attesa dei fuochi
che, come annunciato con più rumore dei fuochi stessi, quale novità di quest’anno, saranno “riproposti al muro delle lame in località Trave”, la gente avrebbe potuto godere dello spettacolo bandistico, con le bancarelle collocate previo opportuno studio, così da allungare la passeggiata e rendere questa più vivace.
A proposito di fuochi poi, premesso che il “muro delle lame” (che non esiste più) e località Trave sono due luoghi ben distinti ed anche molto distanti, spero che sia stata risolta la problematica inerente gli abitanti della zona dove i fuochi saranno “riproposti”.
Scusate se mi sono permesso di ironizzare sulle scelte della Giunta Municipale, che ha argomenti e problemi più importanti da trattare e risolvere. Specialmente quando, come dice Buffon, non si sa dove andare a parare.
La festa viceversa, comunque vada, sarà un successo, perché San Michele (Micchele) e San Michele (Micchele).
Francescopaolo D’Adamo

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