di Lino
Spadaccini
Tutto pronto
per la due giorni di festa in onore di S. Maria di Pennaluce.
Domani
pomeriggio, con inizio
fissato alle ore 15,30, dalla chiesa di S. Paolo Apostolo muoverà
la processione per riportare la statua di S. Maria di Pennaluce nella propria
chiesa sul promontorio di Punta Penna.
Domenica
mattina proseguiranno i festeggiamenti con la suggestiva processione in mare.
Alle ore
8,30 la statua della Madonna verrà portata processionalmente al porto, accompagnata
dalle note del Complesso Bandistico "San Martino" e dalla Fanfara dei
Bersaglieri in congedo, dove verrà imbarcata su un motopeschereccio per poi
partire, seguita dalle altre imbarcazioni, per una lunga processione fino
all’altezza di Vasto Marina. Prima di rientrare in Porto, verrà ripetuto il
lancio della corona in onore delle vittime del mare.
Al rientro
del corteo, farà seguito la Santa Messa celebrata da don Gianni Sciorra nel
piazzale antistante la chiesa.
In serata,
il programma proseguirà con l'intrattenimento musicale dell'Orchestra Valli
& Palma ed i tradizionali fuochi pirotecnici.
In occasione
della festa, nei giorni 11 e 12 maggio, nel Porto di Vasto sarà presente la
"Aretusa", la nave idrografica della Marina Militare. Sabato 11
maggio, al mattino, la visita è riservata alle scolaresche, mentre nel
pomeriggio, dalle 15 alle 18, e la domenica, stesso orario, è aperta a tutti i
visitatori.
"Sopra una bella collina, a quattro miglia da
Vasto", scriveva Antonio De Nino, "sorge la chiesa della Madonna della Penna. Appiè della collina battono
le acque dell’Adriatico. La festa di questa Madonna si celebra tra aprile e
maggio: bande musicali, spari di mortaletti e processione. La statua della
Madonna si porta processionalmente in riva al mare. Un grosso battello aspetta
la regina dei Cieli. Grande emozione, quando la Madonna entra nel battello coi
preti e coi vice preti, cioè coi procuratori della festa. I marinai remano di
cuore verso Pescara; e il movimento ondulatorio del battello produce
un’illusione potentissima negli spettatori, cui la Madonna sembra persona viva".
Sorta
intorno al 1500 sulle rovine dell’antica città di Pennaluce, la chiesa della
Madonna della Penna è divenuta nel corso degli anni metà di pellegrinaggi di
devoti vastesi che accorrono numerosi all’annuale festa che si rinnova nel mese
di maggio.
Un tempo la
settimana precedente la festa, la statua della Madonna veniva portata
processionalmente a spalla da robusti contadini, fino alla chiesa di San Pietro
prima, ed a quella di Sant’Antonio di Padova poi, preceduta dalle contadinelle,
che portavano sulla fronte corone di viole, e da pellegrini con le sacre
insegne in testa. Solo da qualche anno, la statua della Madonna viene portata
presso la nuova chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo.
Il giorno della festa la processione in mare si
svolgeva sulle paranze.
Molto bella è la descrizione del solenne imbarco, fatta
dal poeta e pittore vastese Carlo Palmili: "Le barche, con le vele rosse, bianche, arancione, si gonfiano e si
sgonfiano nell’avvicinarsi alla riva. Salire sulla barca non è facile. I
marinai sono presi dalla fretta. Si caricano sulle spalle donne, uomini e
bambini e li trasportano sulle barche. Chi denuda le gambe, chi si stringe al
collo del marinaio per timore di cadere nell’acqua; chi ride idiotamente e
rinunzia a salire a bordo. La scena si ripete fino a che non viene imbarcata la
Madonna, che viene deposta vicino all’albero della barca. La barca che reca la
Vergine è senza vela: essa viene rimorchiata dalle altre barche. Sull’albero,
in segno di distinzione, è tesa una fune con infinite banderuole, fra il suono
della banda e grida osannanti dei fedeli".
Interessante è anche la descrizione riportata su Il Giornale d'Italia
pubblicata nel 1929: "Partono di
buon mattino le paranze dal lido di Vasto per recarsi al Seno Lotta; qui la
Madonna, portata a spalla da quattro contadini scelti a sorte, viene deposta
sulla barca che la porterà al largo, facendole fare un giro dal braccio sud al
braccio nord dell'insenatura e viceversa. A coppie le barche formano il corteo
seguendo la barca della Madonna, che è senza vela, poiché sull'albero libero è
stato improvvisato l'altarino con relativi pennoni, e che viene rimorchiata
dall'altra barca gemella. La folla dei fedeli e dei paesani si reca numerosa ad
attendere la Madonna, sia al braccio sud che al braccio nord. Molte sono le
barche che accompagnano la processione sul mare e sulla riva è tutta una festa
di colori e di luce".
L’origine
della processione in mare è da ricondursi probabilmente al ricordo di una
leggenda tramandata dai marinai, che parla del trafugamento della statua della
Madonna da parte dei Turchi, poi ritrovata in chiesa, mentre la loro barca
andava a fondo, e del suono di una campana, adagiata sul fondo del mare, che si
ode suonare il lunedì dopo Pasqua.
Molto
bello e suggestivo è il tradizionale canto dedicato alla Madonna, che viene
ripetutamente intonato durante le processione:
A Maria SS. di
Pennaluce
Vergin santa
della Penna
Tu di Vasto
Protettrice,
ha! Dal ciel la
strada accenna
al tuo Popolo
fedel:
Rit. O Maria di
Pennaluce,
Tu ci guidi
verso il Ciel.
O Maria, quanto
sei bella
Tu sei la luce,
sei splendore:
sei del mare
chiara stella:
sei conforto a
noi quaggiù: Rit.
Com'è bello il
tuo sorriso
quando vien da
Punta Penna
esso è un sol di
paradiso
il cuor nostro
rischiarar: Rit.
Con la penna tua
divina,
o Maria, scrivi
il tuo nome,
il tuo nome di
regina,
dei Vastesi in
mezzo al cuor: Rit.
Con la penna,
nel tuo Cuore
scrivi il nome
di chi t'ama
qui sei luce,
casto amore;
luce e amore su
nel ciel. Rit.
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