martedì 3 aprile 2018

Punta d'Erce: grande evento tra food e benessere fisico e mentale

ATHLESURE
C 41 magazine experience
5-8 Aprile 2018 — Abruzzo, Italia


Milano, 28 Marzo 2018 — C 41 Magazinè un collettivo di talenti che si avvicina alla creatività attraverso più discipline. Si compone di giovani registi, fotografi e creatori di contenuti. In questa occasione ha deciso di aprire il suo punto di vista sul tema del food e del benessere fisico e mentale. 

Il 5 Aprile 2018 lo staff di C 41 Magazine intraprenderà
un percorso sensoriale che si farà strada tra i sapori e i colori dell’Abruzzo. L’esperienza sarà divisa tra mare, collina e montagna andando ad esplorare i luoghi e le personalità più caratteristiche. Trasportiamo la nostra arte e il nostro stile di comunicazione in un nuovo mondo, quello del food. Sarà un esperienza che andrà a miscelare il cibo con il movimento, il benessere e l’atletica.
               
Nella squadra di C41, è presente anche Cittanet, nel suo ruolo nella parte comunicativa, di rapporti e relazioni con i blogger e con la stampa, partecipando attivamente all’esperienza.

Lo staff sarà accolto il giorno 5 Aprile presso la location Bagni Vittoria, a Vasto nella regione dell’Abruzzo, per poi iniziare il percorso tra i paesaggi collinari. Un’esperienza verticale sul carciofo sarà possibile grazie alla collaborazione con lo Chef Marcello Potente, proprietario del ristorante La volpe e l’uva, presso la Cooperativa S. Rocco, a Cupello.

Il cibo assume qui un nuovo ruolo, diventando il vettore di una cultura e di valori legati al territorio di appartenenza. Attraverso lo strumento con cui meglio comunichiamo, la fotografia, effettueremo uno scatto allo chef estraendolo dal suo ambiente naturale, creando qualcosa di unico.

Venerdì 6 Aprile
 lo scenario cambia, lo staff si sposterà nel territorio montagnoso dell’Abruzzo facendo una straordinaria esperienza al sapore di tartufo. Rio Verde Tartufi si trova a Borrello, un piccolo borgo nell'entroterra abruzzese della provincia di Chieti, immerso nella natura e conosciuto anche per le sue splendide Cascate del Rio Verde, area naturale protetta. Le splendide Cascate del Verde, ad 800 m s.l.m., sono le cascate naturali più alte dell'Appennino, e le seconde in Italia.

Seguiremo il tartufaro Giuseppe che con i suoi cani andrà in cerca dei tartufi documentando il tutto con il potente strumento che è la fotografia. Il “raccolto” di tartufi verrà poi consumato presso il ristorante Shangrila.

Sabato 7 Aprile lo staff sarà ospitato dal mare abruzzese, circondato dalla riserva naturale di Punta Aderci,all’interno della quale faremo un percorso escursionistico, e insaporito dallo chef Nicola Fossaceca, proprietario con il fratello Antonio del ristorante Al Metrò, presso il comune italiano di San Salvo, che ci delizierà con un brunch presso la residenza Bagni Vittoria. Come per il nostro chef di collina, effettueremo degli scatti caratteristici a Fossaceca.

L’experience di C 41 terminerà Domenica 8 Aprile presso la Cooperativa S. Nicola, a Pollutri, in provincia di Chieti, per una saporita degustazione di vini che si concluderà con un pranzo presso Lu Barrott di Nicola accompagnati da “Lello”, un’istituzione culinaria del luogo.

Si conclude questa prima esperienza che darà il via a una nuova visione, un nuovo modo di comunicare la passione per il cibo e il movimento attraverso l’arte della fotografia.

INFO:
Sito web: http://www.c41magazine.it
Mail: info@c41magazine.it
Reference: http://www.c41magazine.it/c-41-x-technogym/


Ufficio Stampa C41 Magazine

1 commento:

laviniano ha detto...


Punta d’Erce: un antico toponimo maltrattato.

Ne è esempio su questo blog il post pubblicato ieri col titolo "Punta d'Erce: grande evento tra food e benessere fisico e mentale”, ma nel testo si cita “Punta Aderci”. Perché l'incertezza nella scelta del toponimo ?

Le antiche carte topografiche indicano Punta Erce o d’Erce. Con questo nome nel XVII secolo è indicata la località anche dallo storico locale Nicola Alfonso Viti; nome ribadito dallo storico locale Luigi Marchesani, come ha ben evidenziato Lino Spadaccini. Poi improvvisamente dagli anni ‘70 dello scorso secolo cominciò ad emergere la deformazione fonetica: nei depliant turistici si passò a Punta d’Erci, poi a Punta Aderce ed infine a Punta Aderci, come se Aderci fosse un ipercorrettismo.

La colpa è di qualche individuo non vastese ? Di un vastese pigro che non si è documentato e che scrisse il toponimo nella forma sbagliata perché foneticamente deformato dal dialetto ?

Se il brutto toponimo Punta Aderci si è affermato,la colpa ricade anche sui politici locali, sui dirigenti di alcuni uffici comunali, sulla commissione comunale per la toponomastica, ma soprattutto sul gestore della riserva, che continua a diffondere il nome sbagliato, come tale arrivato anche negli uffici della provincia e della regione.

Perché Erce e non Aderci ?

Erce è un teonimo (= nome di divinità) che tramanda la memoria del culto eracleo, diffuso anche in Abruzzo, in particolare nelle zone vicine ai tratturi, che erano pure nel territorio vastese. Heracles in Grecia, Ercole in lingua latina. Eracle proteggeva l’allevamento e la transumanza. Era simbolo di forza e di coraggio.

A chi non piace questa ipotesi ne propongo un’altra, plausibile:

dai resti murari rinvenuti dagli archeologi a Punta d'Erce, si può presumere che il colle fu utilizzato in epoca romana come arx, fortificazione usata per l’estrema difesa di Punta Penna, località abitata fin dall’antichità.

Dal termine arx derivano numerosi toponimi in tutta Italia, ad esempio “Arce”, e similari.

Il passaggio linguistico da “Arce” ad “Erce” può avvenire facilmente per l’intervento del dialetto dei parlanti, che causa modifiche fonetiche e lessicali.

Comunque vista l’inerzia da parte di chi dovrebbe intervenire, penso che lo stravolto toponimo “Punta Aderci” è quello che si affermerà anche in futuro.

Rodolfo Molino