domenica 13 gennaio 2019

L'irresistibile fascino dei «calendarietti profumati»

CELEBRAVANO L'ETERNO FEMMININO POLO DI SACRE PASSIONALITA'

Il poetico ricordo dei venditore di almanacchi riaffiora oggi alla scoperta che, dopo una lunga assenza, durata alcuni decenni, sia pur senza alcun effluvio fragrante, i calendarietti profumati nuovamente fanno la loro timida apparenza.

Una volta era uso, infatti, far dono di questi Calendarietti, non solo per propagandare un tipo di cosmesi, bensì quale doveroso omaggio alla fedeltà verso il cliente preferito.
 Era, però, anche una gara di estetica che i negozianti compivano per distinguersi in ricercatezza, accaparrandosi le edizioni dei migliori almanacchi e calendarietti profumati da regalare, molti dei quali spiccavano per gusto ed
espressione artistica.
Taluni calendarietti realizzati con vero e ricercato impegno grafico, costituivano, e lo sono ancora oggi, il non plus ultra in fatto di interpretazione pittorica, tanto che, nonostante i sofisticati ritrovati della moderna tecnica riproduttiva, non solo non vengono nemmeno "imitati", ma neanche ci si sforza di riproporli, per continuare .una bella e piacevole tradizione, assai apprezzata dal pubblico.

 Indubbiamente quei calendarietti, ornati con pitture e figure stile "liberty" hanno rappresentato ed interpretato la cosiddetta "belle époque" tanto gaia e spumeggiente, che oggi usiamo definire frivola ma che pur sempre guardiamo con un malcecato pizzico di nostalgica gelosia.
Un tempo la gente amava divertirsi e lo faceva con altrettanta predisposizione, conservando però il gusto e la delicata gentilezza che distingueva il senso di cavalleria e galantuomismo proprio dell'altro secolo che, caratterizzato da ornamenti e lustrini, emana ancora un irresistibile fascino, quasi a spingerci a tuffarci, idealmente, s'intende, in un rnondo ricco di poetico romanticismo, dove l'eterno femminino, oggetto delle passionalità più sacre, costituiva la principale attrazione dei sentimenti umani, quasi a deizzare l'essenza della donna.
 Potrebbe apparire anacronistico con i tempi attuali, ma scopriamo che è la donna, infatti, ad essere sempre la protagonista e la modella preferita di tanti artisti per l'effigie da immortalare, negli atteggiamenti più seducenti, sui minuscoli spazi dei calendarietti profumati, coloratissimi, nelle foggie e nei costumi dell'epoca, nelle espressioni più efficaci a suscitare passionali emotività.
La fantasia degli artisti allora s'accendeva fino alla trasfigurazione delle immagini muliebri, cogliendo vividi attimi pittorici di rara bellezza.
 Nostalgia? Forse. Ma comprensibile.
Oggi il ricordo dei "calendarietti profumatissimi" che allietavano l'intero arco dell'anno dei nostri genitori, ci appare come sbiadito, quasi che appartenga ad un mondo lontano dal nostro quotidiano troppo fugace e vuoto di fantasia, che non ci consente di soffermarci un attimo solo a ripensare alle immagini del passato.

Ci resta sempre la nobiltà del tempo antico, piena di valori spirituali e di qualità estetiche di classe, da contrapporre a quella odierna, troppo scientifica magari, ma vacua e soffocante. Spesso ci lasciamo sorprendere, forse inconsciamente, dalla commozione quando, in un cassetto, dimenticato col tempo, rintracciamo uno di quei caratteristici calendarietti effigiati con gusto artistico. Ed è spontaneo il gesto di accostarlo al viso nella speranza di poterne ancora assaporare la ormai svanita, fragrante essenza.
 Proviamo tenerezza e rimpianto insieme, per qualcosa di inespresso ma che pure ha reso a qualcuno, un tempo, un attimo di gioia e di intensa, profonda felicità.

GIUSEPPE CATANIA

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