L'antica chiesa venne edificata nel 1536 |
di Lino Spadaccini
Come da antica tradizione, nella prima domenica di
luglio torna la festa in onore della Madonna delle Grazie.
Accompagnata dai fedeli e dalle confraternite vastesi,
con inizio alle ore 18,30 la statua della Madonna verrà portata in processione
per le vie del centro storico, mentre al rientro, presso la Chiesa di
Sant’Antonio, seguirà la S. Messa.
In serata, presso l’Arena alle Grazie, seguirà lo
spettacolo musicale con
il complesso “Ballando sotto le stelle”. Ma
protagonisti della serata saranno anche i prodotti tipici molisani: saranno
infatti allestiti alcuni stand enogastronomici per la degustazione e la vendita
dei prodotti tipici. Il
ricavato della serata servirà a finanziare l’emittente TRSP.
L’antica chiesa vastese venne edificata nel 1536, come
riportato sull’iscrizione posta sull’arcale della chiesa, ora non più presente,
riferita dal Marchesani: Ano Dni M.° D.°
XXXVI - Fo facta questa veneraye cappeya Scta Maria de la Gra dele elemosine:
che ce a facto li boni Cristiani nel tēpo dela procuratione de Millio de Sctis
et Mascio Capono. La cappella venne intitolata a S. Maria delle Grazie,
probabilmente per il voto espresso dai fedeli vastesi, che erano rimasti illesi
dalla peste del 1529. Alla chiesa vennero aggiunti una piccola abitazione,
posta su due piani, ed un orticello per l’Eremita.
Incendiata dai Turchi nel 1566, la chiesa venne
prontamente restaurata, due anni più tardi, grazie all’intervento finanziario
di Ferrante di Vito.
Con rogito del 29 gennaio 1636 del notaio Nicola
Fantini, l’Università del Vasto, che aveva l’incarico di provvedere a farvi
celebrare la Messa quotidiana, affidò la cappellania della chiesa a Iacopo Di
Bernardo.
All’interno della chiesa, come riferisce lo storico
vastese Nicola Alfonso Viti, si custodivano i quadri della Visitazione, di S.
Rocco e di S. Sebastiano, opere del pittore vastese Giovan Lorenzo Caravagio.
Il massiccio portale in noce, opera dell’artigiano
vastese Domenico Memmo, venne inaugurato da Don Romeo Rucci, in occasione della
festa del 1955, alla presenza dei fedeli e dei coniugi Michele e Addolorata Del
Borrello, cittadini vastesi emigrati negli Stati Uniti, i quali donarono
l’opera.
Nel 1924 si registrò un atto sacrilego compiuto ai
danni della Madonna delle Grazie. La notte del 24 giungo, poco dopo la
mezzanotte, ignoti ladri si introdussero all’interno della chiesa per rubare
gli ori e gli ex voto donati alla Madonna. In realtà l’improvviso abbaiare del cane
della famiglia di Paolo Ciotti (per tanti anni custode della chiesa), che
abitava nella casa attigua alla chiesa, aveva allertato la famiglia.
Sospettando che qualche ladruncolo si fosse introdotto all’interno, Paolo
Ciotti si affacciò da un finestrino che guardava all’interno della cappella, ma
non vedendo nulla di anomalo tornò a letto.
Amara fu la scoperta fatta il mattino seguente. Ignoti
ladri, per mezzo di una scala a pioli, lasciata incustodita vicino la chiesa, erano
saliti sino al finestrone dell’abside e da lì, rimossa la
rete di ferro e tagliato con un diamante il vetro, si erano calati all’interno
della chiesa, spogliando degli ori e gioielli la sacra immagine della Madonna.
Addirittura per rubare un anello, non esitarono a spezzare un dito dell’antica
statua. Pochi giorni dopo vennero tratti in arresto, come presunti autori del
furto, quattro venditori ambulanti pugliesi.
Il 1° luglio del 1954, a devozione del dr. Giovanni De
Sommain, veterinario del Comune, che visse a Vasto tutte le vicende della
guerra, venne inaugurata una lapide posta sulla facciata della chiesa, ancora
oggi presente. Questo il testo:
MADRE NOSTRA
MADONNA DELLE GRAZIE
A TE
CHE LEGGESTI NEI NOSTRI CUORI
LE ANSIE LE SOFFERENZE I TORMENTI
E LE ANGOSCIE
DURANTE UNA GUERRA COMBATTUTA
COL SANGUE E COL SACRIFICIO DEI NOSTRI
FIGLI
E CI SALVASTI NELL’ORA SUPREMA
QUANDO IL FLAGELLO COLPIVA LE
NOSTRE CONTRADE
MINACCIANDO MORTE E DISTRUZIONE
A TE
CHE ASCOLTANDO LE NOSTRE PREGHIERE
CI RIDONASTI LA PACE
VASTO 1940-43
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