giovedì 1 settembre 2011

Anni '60 : quando il nostro FESTIVAL DELLE SIRENE aveva vasta eco in Italia

Tra i protagonisti: Pippo Baudo, Jack La Cayen, Ombretta Colli, Liana Orfei, Aba Cercato, Tony Dallara, Ernesto Calindri, Elisabetta Viviani, il duo comico Cochi e Renato, Gabriella Farinon, Daniele Piombi e Milva.


Finita la stagione turistica vastese con la chiusura del Vasto Film Festival, ovvero il 21 agosto, alla faccia della destagionalizzazione del turismo di cui si parlava fino a qualche anno fa, oggi torniamo su un grande manifestazione, originalissima, unica nel suo genere, che alla fine degli anni ’60 ha portato Vasto alla ribalta nazionale: il Festival delle Sirene, rassegna internazionale dedicato alle cantautrici e alle modelle.
Sette edizioni, dal 1966 al 1972, per un festival che sin dall’inizio ha avuto notevoli critiche sia per il costo, si parla di 3 milioni di lire messe in mano ad un’agenzia di Milano, sia per il periodo scelto, alla fine della stagione estiva, quando ormai i turisti lasciano le spiagge, ed anche per il luogo poco idoneo, il Politeama Ruzzi, un luogo chiuso con una capienza piuttosto limitata.
Ma l’idea era di quelle giuste, un festival innovativo, tutto al femminile, diverso da tutto ciò che era in circolazione in quel periodo, per dare spazio e rilevanza alle cantautrici e alla bellezza femminile. Un Festival che ha fatto conoscere la nostra città in tutta Italia, grazie all’attenzione che quotidiani e periodici, dai più famosi ai meno conosciuti, le hanno dato, ma ampia risonanza ha avuto anche all’estero, soprattutto nella ex Jugoslavia, dove veniva organizzata una vera e propria selezione, attraverso la votazione dei lettori di un giornale del settore, per scegliere la concorrente da inviare al Festival delle Sirene di Vasto.
Nelle prime edizioni, fortemente criticata dalla stampa locale, a parte la solita larga partecipazione di “élite non pagante”, non si riuscì a superare i 300/400 spettatori paganti, troppo pochi per una manifestazione decisamente costosa.
Da più parti si chiedeva di ripristinare le scelte adottate per le affollatissime e indimenticabili serate del Festival della Canzone Abruzzese e Molisana, organizzate all’aperto davanti i Palazzi Scolastici. “Il disinteresse popolare ha voluto confermare il nostro parere decisamente negativo, espresso qualche anno fa su questo festival”, si leggeva tra le colonne di Vasto Domani nel 1969, “Purtroppo chi comanda fa legge, anche in regime democratico! Si è voluto sostituire il festival della canzone abruzzese-molisana che organizzava Boselli con più imponente concorso di pubblico, con una manifestazione di scarso interesse spettacolare”.
Solo con la quinta edizione, soprattutto sotto la spinta del popolare presentatore Pippo Baudo, sostenuto dal famoso Jack La Cayen, ed un buon cast di ospiti, la manifestazione è riuscita a decollare, richiamando anche una buona partecipazione di pubblico e strappando i commenti favorevoli della stampa.
Approda per la prima volta nel golfo delle Sirene di Vasto”, annunciava il direttore del Festival Pino Correnti in occasione della V edizione, “il presentatore più congeniale per lo spirito del nostro concorso: Pippo Baudo e, di più non aggiungo… Fra gli ospiti d’onore il pubblico di Vasto saluterà certamente con vivissimo piacere quell’autentica Signora della canzone internazionale che è la bravissima Jula de Palma…”, e chiudeva “Ma che sciocchezze parlare di quello che c’è: venite al politeama Ruzzi dove la febbre da sirena sta per esplodere, giacché Jack la Cayen ha già acceso la miccia alle sue portentose Show-Girls, per introdurvi nel magico mondo del 5’ Festival delle Sirene che sarà hippy, sarà pop o sarà happening, secondo l’umore dei nostri cortesi spettatori”.
Molti i personaggi importanti che hanno calcato le scene del Politeama Ruzzi: oltre a quelli già citati, troviamo Ombretta Colli, Liana Orfei, Aba Cercato, Tony Dallara, Ernesto Calindri, Elisabetta Viviani, il duo comico Cochi e Renato, Gabriella Farinon, Daniele Piombi e Milva.
Di buon livello le cantautrici che si sono esibite nel corso delle sette edizioni, alcune delle quali, ancora in attività, non tralasciano di ricordare la loro partecipazione al Festival delle Sirene di Vasto. Un vero spettacolo non solo per le orecchie, ma anche per gli occhi con la partecipazione di modelle “bellissime e statuarie”, provenienti da tutto il continente europeo, che hanno sfilato in costumi da bagno e abiti da sera. Su tutte ricordiamo la slava Duška Markotić, splendida e biondissima “ragazza copertina”, che nonostante apparsa un po’ “acerba” e poco spigliata in passerella, ha incantato il pubblico vastese per la sua bellezza.
Una manifestazione d’altri tempi, ben costruita, che è servita a vendere l’immagine di Vasto in Italia e all’estero. Lo slogan creato in quegli anni dall’Avvocato Roberto Bontempo, Presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, ha colto nel segno: V.V.V. Vasto Vende Vacanze. Tre lettere che hanno fatto il giro dell’Italia. “Mai come questa volta”, scriveva il cronista di un giornale del nord d’Italia, “il nostro mestiere ci ha riservato compito più gradito: veramente tutto si è svolto alla insegna di tale slogan al punto che ognuno di noi si è divertito a sfornare nuove interpretazioni. V.V.V. – Vasto Va Veduta, Vale Venire a Viverci, Vieni a Vedere Vasto, Volentieri Vengo Volando, e via di questo passo”.
Davvero altri tempi!  Oggi un qualsiasi giornalista scriverebbe la stessa cosa?

Lino Spadaccini




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