1. IL PROBLEMA DELL’ACQUA. Adesso in inverno già c’è il razionamento della risorsa idrica. In centro storico viene erogata solo dalle 6 alle 15, in altre zone della città qualche ora in più. Il problema dell’acqua è la priorità delle priorità e va affrontato su due versanti: da un lato bisogna prepararsi al rinnovo delle concessioni (in scadenza per i sei acquedotti abruzzesi dal 2026 al 2031), dall’altro bisogna far fronte alla carenza idrica dovuta alle eccessive perdite della rete (70%) e alla siccità che
puntualmente si presenta ogni anno. Ma alla Regione di questo enorme problema non ne parla nessuno.2. SANITA’. La nostra ASL, come le altre, non riesce più a erogare servizi come una volta. I cittadini chiedono tre cose: fare esami o indagini diagnostiche in tempi ragionevoli; trovare un posto in ospedale quando si ammalano; continuare ad avere la disponibilità di farmaci con ticket o averli con esenzione come sempre. Ora ci sarà il cambio del direttore generale. Riuscirà a fare meglio del precedente?
3. AUMENTO DELLA CRIMINALITA’. Negli ultimi mesi i numerosi furti nelle case (spesso allora di cena) e i furti delle auto hanno creato un clima di paura a Vasto e nel Chietino. La percezione di molti è che la criminalità organizzata delle regioni limitrofe stia aggredendo i nostri territori. La gente chiede più sicurezza. Alle competenti autorità le azioni da intraprendere.
4. CRISI AUTOMOTIVE. La crisi del mercato auto sta mettendo in difficoltà l’intera Europa. Il settore avrebbe bisogno di una chiara strategia industriale di lungo termine, ma nulla appare all’orizzonte, né in Italia né in Europa, per cui purtroppo i 20.000 dipendenti che operano nel Chietino nutrono profondo pessimismo. Anche perché più di una volta i sindacati abruzzesi hanno sottolineato che nei momenti di calo delle vendite le multinazionali fermano - temporaneamente o in modo definitivo - le linee degli stabilimenti che hanno costi più alti. Per esempio negli stabilimenti di Stellantis di Atessa e Pilkington di San Salvo si avverte la crisi con grande preoccupazione, mentre negli stabilimenti della Polonia con costi più bassi si continua a lavorare con serenità come sempre. Si capisce che qui va riprogettata l’intera economia del territorio cercando nuovi sbocchi.
5. L’EMIGRAZIONE CONTINUA. In Abruzzo ci sono 180.000 iscritti all’AIRE. La “fuga dei cervelli” è in aumento anche a Vasto: nel 2013 i vastesi iscritti all’AIRE erano 4.293, nel 2023 sono 5.388.
6. ULTIMAZIONE VIA VERDE COSTA DEI TRABOCCHI. Sbandierata come ultimata alla prima tappa del Giro d’Italia a maggio 2023, in effetti se n’è realizzata la metà. A parole si sta cercando di avviare lavori da Torino di Sangro a Vignola, ma in concreto non ci sono cantieri aperti. Questa infrastruttura è una assoluta priorità per il futuro del turismo, unico settore che da noi potrebbe dare un po’ di respiro all’occupazione.
7. CENTRO STORICO. Non è facile riportare gente e attività in centro. C’è la necessità di rilanciare il borgo antico come centro identitario della città, ma bisognerebbe mettere a punto un piano strategico integrato che abbracci tutti gli aspetti del sistema: esigenze di residenti, turisti, commercianti, esercenti di bar e ristoranti, artigiani, dei tutori dell’ordine e via dicendo.
8. LA CATAPECCHIE DEL CARMINE. Da decenni si parla di questo problema: le casupole diroccate e abbandonate vicino alla bella chiesa del Carmine offrono uno spettacolo di estremo squallore. Sarà il 2025 l’anno buono per ridare decoro a questo angolo di Vasto a 20 metri dal Comune?
9. CALENDARIO UNICO DEGLI EVENTI DI TUTTO IL TERRITORIO. A livello turistico il “brand” si vende molto meglio se la promozione è di tutto il territorio. L’ideale sarebbe mettere a disposizione del turista un Calendario “unico” degli eventi estivi di Vasto - San Salvo e Comprensorio. Cosa oggi abbastanza facile con l’aiuto delle nuove tecnologie e della Rete. (L’ideale sarebbe farlo per tutta la Costa dei Trabocchi, ma l’impresa per ora è difficile).
10. VALORIZZAZIONE BRODETTO E ALTRO. Il cibo, il vino e i prodotti tipici sono espressioni di un territorio. La loro valorizzazione sta alla base del turismo. Da varare iniziative in date fisse per valorizzare i prodotti del mare, in primis il Brodetto di pesce alla Vastese, e poi quelli del comprensorio come vino e olio, ventricina, salumi, latticini, miele, tartufo e via dicendo.
11. PORTO DI VASTO. La struttura ha acquisito la qualifica di “Porto Nazionale”. Ci sono stati molti annunci sui lavori previsti nel Piano Regolatore Portuale e sull’ultimo miglio di linea ferroviaria fin dentro il bacino del porto. Si tratta di milioni di euro di investimenti e qualche lavoro è stato già assegnato. Ma bisognerebbe accelerare
12. “L’UNIONE FA LA FORZA”: ISERNIA ALL’ABRUZZO E FUSIONE VASTO SAN SALVO? Il Referendum per riaccorpare Isernia all’Abruzzo rappresenta un primo tentativo per cercare di riunire tutto il Molise all'Abruzzo. Ma la proposta di referendum non avrà un percorso facile, anzi andrà incontro a diversi tipi di ostacoli. Il primo è il superamento del quorum del 50% più 1 degli aventi diritto. Il secondo è lo scetticismo della politica di ambedue gli schieramenti politici, datosi che la proposta viene da un comitato civico. L’altra idea che spesso riemerge è la fusione Vasto-San Salvo creando una macroarea di oltre 65mila abitanti a cui sarebbe difficile negare il tribunale, l’università, un buon ospedale e altro ancora. Sono queste scelte lungimiranti che dovrebbero far riflettere tutta la classe politica. Quando capiremo che solo unendosi si assicurerà un futuro ai nostri territori?
13. VASTO SENZA UNIVERSITA’. L'Università di Teramo ha aperto dall’anno scorso un nuovo ed innovativo corso di laurea a Lanciano. A Termoli da anni sono attivi alcuni corsi dell’università del Molise, tra cui quello di Scienze Turistiche. E Vasto è nel mezzo senza nulla!
14. NUOVO OSPEDALE DI VASTO. A fine 2006 la ASL acquistò il sito di c.da Pozzitello dal Comune di Vasto. L’Ospedale si doveva realizzare in 3 anni. Se va bene nel 2025 verranno avviate le opere di urbanizzazione primaria.
15. CHIUSURA TRIBUNALE. Da decenni è aperto il dibattito e puntualmente poi arriva la proroga per qualche altro anno. Finora la certezza è che rimarrà aperto fino al 31 dicembre 2025. Notizie di stampa di qualche settimana fa dicono c’è l’impegno del Governo verso la definitiva riapertura in base ad un disegno di legge, ora fermo in Senato.
16. “VERA” VARIANTE ALLA SS16. Dopo la rinuncia alla mini variante sotto Loggia Amblingh, c’è il tentativo di far passare come “variante” la strada di collegamento Casello Vasto nord, Valle Cena, Valle Treste, Trignina, San Salvo Marina. Ma questa è un’altra cosa, non è la “Variante di Vasto”, vale a dire quella inizialmente pubblicata sul sito del MIT di Salvini che prevedeva “il superamento dell’abitato di Vasto”, passando dietro San Lorenzo S. Antonio Abate ecc. Questa è la variante che i Vastesi reclamano.
17. GENOVA RULLI: E’ LA CURIA CHE DEVE RIPARARE IL TETTO CROLLATO! L’ampia struttura nobiliare è in abbandono da decenni. Nel 2006 il Comune (Sindaco Pietrocola) fece uno scambio con la Curia: cedette in proprietà una parte del Carmine ed ottenne in “comodato” per 60 anni tutto il complesso Genova Rulli, che però doveva ristrutturare a proprie spese. Il Sindaco Lapenna a suo tempo e Menna più recentemente hanno confermato che il Comune non può (per legge) ristrutturare un immobile che non è di sua proprietà. A questo punto Curia e Comune devono trovare una soluzione anche subito, datosi che l’acqua di questi giorni entrata dal tetto crollato ha già aggravato i danni. Due le soluzioni: o l’immobile ritorna alla Curia o lo acquista il Comune.
18. DEMO-RICOSTRUZIONI. Con i fondi PNRR vanno avanti le demo-ricostruzioni del palazzo di via Naumachia, dell’asilo Carlo della Penna e della scuola Media Paolucci. Su quest’ultima si sono sollevate critiche sull’esiguo numero di auto del nuovo edificio: 9 aule contro le 30 del vecchio edificio. Dove andranno le altre classi?
19. VIABILITÀ. Nelle ultime settimane si è acceso il dibattito a Vasto sulla viabilità, in particolare sulle lunghe code su corso Mazzini dopo la riattivazione dei semafori. Ma non c'è solo questo problema. In centro storico c'è il problema dei varchi elettronici, non proprio necessari durante l'inverno invernali, che scoraggiano la frequenza. Nella città tutta ci sono molte strisce pedonali sbiadite e non illuminate di notte, alcuni rallentatori non tinteggiati, ciclisti di notte senza luci e giubbino, strade con buche che vengono riparate dopo molto tempo. A proposito di buche non si può fare a meno di parlare delle disastrose condizioni della strada di contrada Buonanotte (da SS16 a strada per San Salvo) realizzata dal Consorzio di Bonifica che ora dice di non avere soldi per la manutenzione. E’ ora che il Comune la prenda in carico anche perchè quella dovrà diventare la strada di accesso al nuovo ospedale di Vasto.
20. RADDOPPIO DELLA TRIGNINA. Troppi i morti e feriti su questa strada. La richiesta del raddoppio della prima metà della Trignina (da San Salvo a Salcito) l’aveva chiesto il Comitato “Pro Trignina” nel 2018. L’anno scorso c’era stato un incontro tra amministratori locali e Salvini il quale aveva espresso il proposito di inserire nel contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas, la previsione del raddoppio di almeno di una prima metà del tracciato. Ma da allora non si è saputo più niente.
Questi sono solo una parte dei problemi del territorio, a nostro parere i principali, ma poi ogni cittadino ha una visuale diversa a seconda della sua attività e del suo modo di pensare. Ad ogni buon conto, onestamente parlando, fare l’elenco delle cose da fare è facile, ma risolvere i problemi è difficile, in un contesto di carenza di risorse finanziare, di mancanza di personale, di pastoie burocratiche di tutti i tipi, di contrasti tra i partiti, di personalismi e campanilismi esasperati.
Comunque speriamo bene. Buon 2025 a tutti.
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