Sandro Gerbi
27 Luglio 2024
A parte qualche familiare, ormai sono ahimè tra le poche persone in vita che hanno conosciuto e frequentato Raffele Mattioli, per quasi un trentennio, dal 1948 al 1973 (anno della sua morte). Non per meriti personali, ma perché ero il figlio di uno dei più stretti collaboratori del banchiere, Antonello Gerbi, dal 1932 al 1970 capo dell’Ufficio Studi della Comit (a parte una parentesi decennale in Perù, fra il 1938 e il 1948, dovuta a motivi per così dire ‘razziali’). Vorrei inoltre ricordare il depositario di infinite storie, Gianni Antonini, già responsabile delle mattioliane edizioni Ricciardi, che poche settimane fa ha compiuto 98 anni e ha tuttora una salda memoria, cui mi capita di ricorrere spesso.
Ho scritto molto di Mattioli e CONTINUA SU https://www.doppiozero.com/raffaele-mattioli-banchiere-e-umanista
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