mercoledì 5 giugno 2024

Mini Variante SS16: San Salvo - Montevecchio e basta! Al centro di Vasto Marina tutto tale e quale

MA LA "VERA"  VARIANTE DI VASTO, OLTRE LA CITTA',   RIMARRA' ANCORA IN PROGETTO O SI ESAURISCE CON QUESTO INTERVENTO?

Affollata riunione ieri in sala consiglio a Vasto per discutere per l’ennesima volta della variante alla SS16. Invitati dal Sindaco Menna, presenti all’incontro i rappresentanti dei comuni del territorio, della Provincia, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.

Innanzituto due chiarimenti. 
Finalmente nel corso del dibattito si è chiarito un equivoco: la cosiddetta Variante “larga” Vasto nord-valle Cena – Treste – Trignina - Vasto Sud (ribattezzata da taluni la Variante di Sande Bbune), non é la Variante SS16 di Vasto. E’altra cosa, molto utile ai comuni del medio vastese.

Ed anche un’altra doverosa premessa: durante l’incontro si è parlato poco di soldi, l’aspetto più importante. Non dobbiamo dimenticarci che oggi sul progetto variante di Vasto ci sono rimasti pochi spiccioli per la progettazione, perché l’anno scorso è stato revocato dal Ministero  il finanziamento di 87 milioni di euro e non si sa, se e quando verranno riaccreditati.

Passiamo all’incontro. Il Sindaco Menna ha aperto i lavori ringraziando i presenti e mettendo in evidenza i principali aspetti del problema. Ha preso poi la parola Peppino Forte che ha ripercorso i vari momenti di questa storia che dura da oltre 10 anni. Seguiti gli interventi di Edmondo Laudazi, Carlo Moro, Giuseppe Masciulli, Alessandro d'Elisa, Filippo Marinucci, Luigi Murolo, Gianluca Casciato, Franco Menna. Acceso il dibattito tra Giuseppe Tagliente e Emanuela De Nicolis.

Cerchiamo di riassumere brevemente.

Il primo progetto di Variante AQ258 (a tutt’oggi reperibile sul sito del MIT) fu quello
commissionato dalla Provincia di Chieti all'ing. Montepara docente dell'Università di Parma, poi fatto proprio dall’ANAS e inserito nei suoi programmi di interventi con previsione di investimento di 87 milioni di euro.

Il tracciato della variante iniziava a Vasto nord e andava appena oltre San Lorenzo, superando S. Antonio Abate con una galleria e riuscendo vicino al progettato nuovo ospedale. 

Successivamente Anas si è resa conto che tale soluzione era troppo costosa ed ha bocciato l’intervento, proponendo altre alternative.

Qui sorge un dubbio: prima di cambiare tracciato e portarlo sulla costa l’Anas si sarà messo d’accordo con “qualcuno”. Con chi si è messo d’accordo?

Sta di fatto che l’Anas ha rifatto il progetto offrendo non una “vera” variante da Casalbordino a San Salvo oltre l’abitato di Vasto - come inizialmente previsto - ma solo una mini variante sulla costa da Trave fino a San Salvo Marina con l’aggravante di superare l’abitato di Vasto marina risalendo sotto il costone del centro storico di Vasto con ponti e gallerie.

Dopo i ripetuti No del Comune di Vasto l’Anas ha rivisto leggermente il progetto più o meno con soluzioni sempre impattanti, ma facendo la furbata del’opzione “Zero”, vale a dire da San Salvo a sotto Montevecchio al di sopra della ferrovia e poi basta. Tanto per meglio chiarire. la strada SS16 al centro di Vasto Marina rimane tale e quale e vi sarà solo qualche piccola modifica alla viabilità.

A questa furbata se n’è aggiunta un’altra: per far "digerire" questa soluzione, nelle ultime comunicazioni l’Anas chiama il tracciato di cui sopra “Variante di Prossimità”.

Il concetto è semplice: se l’Anas realizza questa strada di “prossimità” al di sopra della stazione Vasto - San Salvo, anche al servizio del nuovo ospedale, va bene. Pochi diranno No.

Ma deve essere assolutamente chiaro che questa non è la “AQ258 Variante di Vasto ”, come definito dal MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti). Tale intervento deve rimanere in piedi come progetto ancora da realizzare.

Molto accalorato ed animato l’intervento Giuseppe Tagliente, contrario alla mini variante, che ha richiamato all’ordine la vicina San Salvo per le sue fughe in avanti. Una variante del genere deve inserirsi in una ottica di sviluppo dell’intero comprensorio: bisogna lavorare tutti assieme e superare divisioni e personalismi. Emanuela De Nicolis sindaco di San Salvo, chiamata in causa, è intervenuta chiarendo la sua posizione.

Nel corso dell'incontro più volte è emerso il problema delle vie di accesso al nuovo ospedale di contrada Pozzitello, facili per San Salvo, ma molto difficili per Vasto e per i comuni a nord come  Casalbordino, Pollutri, Villalfonsina.  

A conclusione del dibattito il Sindaco Menna si è fatto carico di elaborare una richiesta, firmata dai Sindaci di questo territorio, da inoltrare ai Ministeri competenti e all'ANAS, per ottenere un incontro risolutivo a Roma.

Nicola D'Adamo 

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