Istituito anche un nuovo premio dedicato all'avv. Valentino Brunetti, figlio amatissimo dell’autore, venuto a mancare prematuramente il 25 gennaio del 2024. Verrà asssegnato allo studente del Liceo Classico L.V. Pudente.che avrà conseguito la maturità con il massimo dei voti.
Riceviamo e pubblichiamo
“Dal neurone al pensiero all’anima”. Commenti al nuovo
libro del professor Guido Brunetti
Personalità della cultura e della scienza hanno espresso apprezzamento al nuovo lavoro del professor Guido Brunetti, che si intitola “Dal neurone al pensiero all’anima”, una raccoltadi saggi pubblicati sulla “Rivista di psichiatria”, Dipartimento di Neuroscienze e Medicina dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Oggi, questi principi hanno ceduto il posto “alle prodezze della tecnica e a modelli effimeri e negativi di una società liquida, stressata e ansiogena, e caratterizzata da anomia”.
“Il professor Brunetti- ha scritto Tonino Cantelmi, docente di psichiatria nell’Università La Sapienza di Roma, è noto per aver elaborato la “Teoria trinitaria della persona umana”, un’ampia e approfondita concezione scientifica e filosofica dell’essere umano, superando sia il riduzionismo neuroscientifico sia il dualismoontologico di Platone.
Le farebbe piacere?
“Finora- spiega il nostro illustre autore- ho ricevuto numerose onorificenze, fra le quali quelle di ben tre Presidenti della Repubblica e di un Papa, San Giovanni Paolo II. Sono apprezzamenti alla cultura, alla conoscenza e alla scienza”.
Invero- aggiungiamo noi- mostrare riconoscenza a personalità della cultura e della scienza è un sintomo di intelligenza, cultura e squisita sensibilità umana, sociale e morale.Purtroppo viviamo in una società in cui la politica appare chiusa alla cultura; c’è avversione contro tutto ciò che è pensiero, conoscenza, logos. Cresce il culto dell’ignoranza, dell’incompetenza e dell’invidia. Chi non vede la grandezza della cultura- ha scritto il grande filosofo Nietzsche- svela se stesso, un’anima bassa, rozza e grossolana. Spesso, poi i riconoscimenti vengono dati soltanto se producono vantaggi personali e soddisfano il proprio ego ipertrofico e narcisistico.
Paola Antonioni
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