Nella recente manifestazione di Fratelli D’Italia che si tenuta sul lungomare di Pescara abbiamo ascoltato la nostra Presidente del Consiglio argomentare su quanto ha fatto e quanto farà il nostro governo. La Presidente volutamente ha evitato di parlare delle spiagge Italiane e soprattutto su quello che succederà alle nostre spiagge e alle relative concessioni balneari.
Facciamo un passo indietro, era il tempo della campagna elettorale per il rinnovo dei Deputati e Senatori, il centro destra con Fratelli D’Italia in testa aveva il favore dei sondaggi e in quei giorni il nostro Presidente del Consiglio ha promesso hai patriottici balneatori italici che le spiagge italiane le avrebbe difese in Italia in Europa e nel mondo.
Facciamo un passo indietro, era il tempo della campagna elettorale per il rinnovo dei Deputati e Senatori, il centro destra con Fratelli D’Italia in testa aveva il favore dei sondaggi e in quei giorni il nostro Presidente del Consiglio ha promesso hai patriottici balneatori italici che le spiagge italiane le avrebbe difese in Italia in Europa e nel mondo.
Ovviamente visto ciò che sta accadendo in questi giorni smentisce categoricamente la
nostra Presidente, ancora una volta emerge una verità diversa da quella che ci voleva far credere in
campagna elettorale.
Da qualche giorno è arrivato in comune, come in tutti i comuni costieri, un parere da parte dell’autorità
garante della concorrenza e del mercato dove invita il nostro Comune a mettere in atto tutti gli atti idonei a
espletare un bando di gara per l’affidamento delle concessioni balneari.
I tentativi per evitare la messa a bando delle aree sono stati diversi con l’emissione di differenti atti ma che
puntualmente sono stati annullati da sentenze del Consiglio di Stato.
Si è cercato di allungare i tempi di applicazione della direttiva europea Bolkestein ma il Consiglio di Stato ha
sempre puntualizzato che non si possono tutelare gli interessi di pochi a discapito della comunità intera.
Un
altro tentativo è stato quello di censire il patrimonio demaniale marittimo ed è emerso che il 67% è libero e
quindi potrebbe essere ceduto come concessione, ma tra queste percentuali ci sono tratti di costa con
scogliere a picco e tratti di riserve e aree protette. Morale oggi siamo fermi alla legge emessa dal governo
Draghi che non è stata NE ABROGATA E NE MODIFICATA dall’attuale governo, adesso i tempi sono stretti
anzi strettissimi, tutte le amministrazioni locali sono chiamate a redigere le gare e stabilire le regole per
l’affidamento delle concessioni.
Alcuni comuni hanno già espletato le gare altri sono in procinto di farle e
anche il nostro Comune è chiamato a compiere una scelta.
Sicuramente non dovevano essere le singole
amministrazioni locali a decidere le regole e come affidare le concessioni, ma oggi per la chiara volontà del
governo di non affrontare l’argomento siamo costretti ad intervenire.
Il principio su cui si fonda la
cosiddetta direttiva Bolkestein è quello di promuovere la libera circolazione dei servizi quindi dobbiamo
tener conto di questo principio.
Con delibera n°318 del 28 dicembre 2023 la Giunta Comunale ha cercato di rinviare la scadenza per
l’espletamento del bando ma la stessa autorità Garante ha evidenziato l’inapplicabilità della
determinazione di giunta perché superava i termini di scadenza fissati dalla legge del governo Draghi.
Ad
oggi la questione non è più puramente politica intesa come valutazione da compiere, la scelta poteva
tutelare i balneatori conservando le loro licenze oppure favorire la messa al bando delle concessioni con
l’ingresso di nuovi imprenditori.
Noi riteniamo che l’amministrazione per evitare sanzioni debba trovare i criteri e predisporre le gare per
bandire le concessioni demaniali, crediamo che chi si aggiudicherà la gara e quindi la concessione balneare
abbia un nuovo e miglior impulso propositivo.
Gli attuali concessionari, potranno partecipare alle gare ad evidenza pubblica, per loro andrà individuato’
nel rispetto delle regole di concorrenza e di bandi ad evidenza pubblica, un giusto riconoscimento per gli
investimenti fatti in questi anni.
Riteniamo che un nuovo aggiudicatario di concessione, dopo aver impiegato risorse economiche, voglia
rientrare dall’investimento il primo possibile, per farlo organizzerà eventi e serate.
Una nuova proprietà , e una sana concorrenza, darà una veste diversa ai nostri stabilimenti, forse con una
scelta di questo tipo sarà superfluo creare nuovi insediamenti ricettivi in altre zone della nostra costa, che
ad oggi conservano una caratteristica naturalistica e che forse in futuro saranno trasformate in altro.
Gruppo Avanti Vasto
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