giovedì 2 maggio 2024

PALIZZI ALLA MOSTRA “NAPOLI OTTOCENTO”, alle Scuderie del Quirinale



Dall'arch. ANTONIO MENNA riceviamo e pubblichiamo una interessante nota sulla mostra di cui sopra in cui vengono esposti numerosi quadri dei Palizzi. 
PALIZZI ALLA MOSTRA “NAPOLI OTTOCENTO” 
Scuderie del Quirinale - Roma 
27 marzo – 16 giugno 2024 

 di Antonio Menna*

Il 6 aprile c. m., trovandomi a Roma nella felice attesa della nascita di mio nipote Tancredi, avvenuta il 9, ho visitato la pubblicizzata mostra “Napoli Ottocento”, programmata fino al 16 giugno 2024 alle Scuderie del Quirinale, inaugurata il 26 marzo alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Magnifica mostra che omaggia la Napoli ottocentesca, città irripetibile dell’Italia pre e post unitaria, per bellezza e vivacità culturale. Per importanza terza città europea dopo Londra e Parigi; rappresentata dai più grandi pittori italiani ed europei. 

La mostra rivive l’atmosfera del tempo attraverso autori come Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner. Tra gli artisti protagonisti una parte di rilievo è assunta dai nostri Palizzi: Giuseppe, Filippo, Nicola e Francesco Paolo. Filippo, detto il “Raffaello degli animali”, il più longevo e napoletano di questi, risulta l’artista con più opere esposte, 20 su 250. Tra le
più ammirate c’è la grande tela di Filippo “Dopo il diluvio” che quest’anno compie 160 anni, la quale spicca e risplende da sola su una scura parete colore tortora; da sempre suscita lo stupore di tutti. Commissionata nel 1860 da re Vittorio Emanuele II, portata all’Esposizione Universale di Parigi del 1867, riscuotendo grande consenso di pubblico e critica fu premiata con medaglia d’oro. 

Il presidente della Repubblica, nella sua visita, in particolar modo si è soffermato a contemplarla. Sarebbe auspicabile che pure il nostro Comune promuovesse viaggi di visita alla Mostra, anche con l’intento di trarre spunti per approfondire l’intenso e proficuo scambio culturale avvenuto tra Napoli, grande capitale ottocentesca e Vasto all’epoca appellata “La piccola Atene d’Abruzzo” per vitalità culturale. Altresì è auspicabile dare maggiore risalto e valore al nostro patrimonio artistico che vanta una invidiabile quadreria dei Palizzi e di altri famosi artisti. Questo apporterebbe sicuramente ricadute positive, non trascurabili e durature al benessere e alla identità della nostra città. 

Vasto, 23 aprile 2024 
Antonio Menna
* Architetto 


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