COMUNICATO STAMPA
FRANCESCO PROSPERO Candidato al Consiglio Regionale d’Abruzzo - Lista Fratelli d’Italia – Collegio della Provincia di Chieti
“Le parole pronunciate all’inaugurazione dell’anno giudiziario dalla Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila – Fabrizia Francabandera – che certificano l’aumento dei reati di genere, come femminicidi, maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali e atti persecutori nella Regione Abruzzo, mi rattristano come
uomo e mi responsabilizzano come politico. La lotta alla violenza sulle donne
non può e non deve essere solo una battaglia delle donne, ma di tutti noi”.
Così l’Avv. Francesco Prospero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio
comunale a Vasto e candidato al Consiglio Regionale d’Abruzzo – commenta
l’emergenza reati di genere nella Regione Abruzzo. “Ci sono diverse politiche
che potrebbero essere adottate per aiutare le donne vittime di violenza in
Abruzzo – sottolinea Francesco Prospero – tra queste:
1. Centri antiviolenza: Creare e sostenere centri antiviolenza in tutta la
regione che offrano assistenza legale, psicologica e sociale alle donne
vittime di violenza. Questi centri possono fornire supporto immediato,
consulenza e orientamento alle donne in situazioni di pericolo.
2. Case rifugio: Incrementare il numero di case rifugio per offrire un luogo
sicuro in cui le donne vittime di violenza possano rifugiarsi insieme ai loro
figli. Queste strutture dovrebbero essere adeguatamente finanziate e
dotate delle risorse necessarie per garantire la sicurezza e il benessere
delle persone ospitate.
3. Assistenza legale: Assicurare l'accesso a un'assistenza legale gratuita o
a basso costo per le donne vittime di violenza. Ciò consentirebbe loro di
ottenere supporto legale per ottenere provvedimenti di protezione,
avviare azioni legali contro gli aggressori e cercare giustizia.
4. Formazione: Promuovere la formazione sulla violenza di genere per
professionisti che potrebbero entrare in contatto con le vittime, come
operatori sanitari, assistenti sociali, insegnanti e forze di Polizia. Questo
garantirebbe una più adeguata preparazione per riconoscere e
affrontare la violenza di genere in modo sensibile ed efficace.
5. Campagne di sensibilizzazione: Sviluppare campagne di
sensibilizzazione che promuovano il rispetto reciproco, l'uguaglianza di
genere e incoraggino le persone a segnalare la violenza di genere.
Queste campagne possono coinvolgere i media, le scuole e la società
civile per creare una cultura di tolleranza zero verso la violenza di genere.
6. Rafforzare la cooperazione tra le istituzioni: Favorire la collaborazione tra
diverse istituzioni, come Forze dell Ordine, servizi sociali, centri di salute e
organizzazioni della società civile, per garantire una risposta coordinata e
integrata alle donne vittime di violenza.
Queste politiche potrebbero contribuire a creare un ambiente più sicuro e
protetto per le donne vittime di violenza in Abruzzo, offrendo loro il sostegno
necessario per uscire da situazioni di pericolo e ricostruire una vita libera dalla
violenza. È ora di dire basta alla violenza di genere, la lotta alla violenza sulle
donne non può e non deve essere solo una battaglia delle donne, ma di tutti
noi”.
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