
IL MILITARE RIPORTO’ IN CANADA UN BANNER (STRISCIONE) CON SCRITTO "MERRY XMAS VASTO ITALY 1943", CHE OGNI ANNO MISE SOPRA LA TOVAGLIA AL PRANZO DI NATALE
Il Natale di guerra su due sanguinosi fronti – Gaza e Ucraina – ci riporta automaticamente alle tristi esperienze vissute da soldati e civili nella nostra zona 80 anni fa. Ed è qui il caso di riproporre il racconto del giorno di Natale del 1943 vissuto da un soldato canadese di stanza a Vasto. Ringrazio l’amico Remo Petrocelli, che in qualità di cultore di storia locale dell’Associazione dei Vigili del Fuoco in congedo, ci ha fatto recapitare tempo fa un prezioso ritaglio di giornale del quotidiano canadese Calgary Herald (anno 1965) in cui un militare ricorda il Natale 1943 vissuto nella nostra città.
Ma prima di parlare del
racconto di quella sua giornata forse è utile inquadrare cosa stava succedendo
nella nostra zona alla fine del 1943.
Siamo in piena guerra. Le truppe Alleate del generale Montgomery sbarcano in Italia il 3 settembre 1943 e entrano a Vasto il 5 novembre. Nell’inverno 1943/1944 si combatte la sanguinosa battaglia sulla linea Gustav. E Vasto diventa la sede operativa dell’VIII Armata. Il generale Montgomery sceglie come residenza “Villa Virginia” su via Tre Segni. Il quartiere generale dell'VIII Armata viene fissato al Castello Caldoresco. La residenza del Town Mayor è nella Torre di Bassano. I due edifici scolastici di corso Italia, uniti da un ponte in legno sono trasformati in ospedale militare. L'edificio della curia diventa deposito Naafi con grandi quantità di viveri, vettovaglie e indumenti. Il palazzo d'Avalos sede del Governo territoriale militare Alleato (Amgor).
Gli Alleati, superati il
Sangro e il Moro, cercano di conquistare
Ortona, con i Canadesi in prima linea.
Ma la battaglia è sanguinosa. Il momento decisivo è dal 20 al 28 dicembre
quando i canadesi lasciano sul campo almeno 500 soldati. (Su 1.375 in totale
poi seppelliti nel Cimitero Canadese di Ortona). E non c’è tregua nemmeno a
Natale. L’eccellente pranzo - con
arrosto di maiale e contorni, Christmas pudding, barra di cioccolato,
sigarette e birra - per una buona parte di soldati viene servito
addirittura sulle linee di
combattimento.
In questo contesto si inserisce il ricordo del soldato canadese di stanza a Vasto, raccolto dal giornale Calgary Herald e pubblicato il 24 dicembre 1965, oltre 20 anni dopo la guerra. Purtroppo non è citato il nome dell’autore di questa testimonianza
La Vigilia di Natale del 1943, nella polverosa e vecchia biblioteca che era il nostro alloggio, la speciale sorpresa fu la proiezione del film di Bing Crosby, Holiday Inn. Nessuno diceva nulla ma c’era una grande quantità di colpi di tosse e soffi di nasi in mezzo alla folla nel buio.
Il giorno di Natale, sempre a
Vasto abbiamo fatto un eccellente Christmas Dinner (Pranzo di Natale) nella hall (salone) lungo
la strada della biblioteca con decorazioni dappertutto, alcune stampate per
l’occasione. Una di esse, un banner (striscione) con i colori dell’Italia verde
bianco e rosso, diceva “Merry Xmas Vasto Italy 1943” (Buon Natale Vasto Italia
1943). Io e un amico rubammo uno di questi banner (striscioni) e da allora ogni
Natale lo mettiamo in un posto d’onore sulla tovaglia. Ora è usurato e sta
andando in malora, dobbiamo fare qualcosa per preservarlo.
Dopo il pranzo, un piccolo gruppo di noi che faceva finta di essere felice girovagò per la piazza di Vasto. Stava piovendo. Era molto nuvoloso. Scuro e triste. Ci fermammo e Greg Clark (allora corrispondente del Toronto Star) volle dirigerci in una canzone. Che cosa cantammo? Cantammo Adeste Fideles e White Christmas. Tutt’attorno alla piazza piccole luci apparvero alle finestre e meravigliati cittadini facevano capolino per vedere cosa stava succedendo. Ci sentimmo bene. E quindi Mr. Crosby e White Christmas, grazie per averci fornito un momento di serenità, come abbiamo ricordato in questa memoria. Forse questa era la lettera che come fan (di Crosby ndr) dovevamo scrivere 22 anni fa!
A te (Bing Crosby era ancora
vivente ndr) e voi tutti ovunque voi siate, un Buon Natale di vero cuore.
(Memoria pubblicata il 24
dicembre 1965 sul Calgary Herald)
Da aggiungere che, come dicevamo
nell'introduzione, proprio mentre questo gruppo canadesi vagava per le strade
di Vasto, altri loro numerosi commilitoni combattevano ad Ortona, e non tutti
hanno avuto la possibilità di raccontare la loro memoria.
Un grazie a Remo Petrocelli
per aver rintracciato questo articolo che fotografa lo spirito del momento a
Vasto. Un piccolo frammento di storia
che può essere utile a chi scrive la grande
storia!
Nicola
D’Adamo
PS Greg Clark citato nell'articolo è un famoso
giornalista e corrispondente di guerra canadese, sicuramente ci saranno altri
suoi articoli da Vasto. Un invito ai nostri ricercatori di mettersi al
lavoro...
https://en.wikipedia.org/wiki/Greg_Clark_(journalist)
1 commento:
Bello scritto Nicola
Posta un commento