sabato 23 settembre 2023

27 settembre Roma: il vastese Sergio Bini presenta il suo saggio sui paradigmi gestionali della regola benedettina

Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola Roma | Piazza di Sant’Ignazio
Mercoledì 27 settembre ☼ ore 16:30
Appuntamento con Sergio Bini e il suo saggio

San Benedetto Abate, in un tempo di crisi, ha elaborato un modello di vita che nei secoli ha ispirato percorsi di maturità umana e spirituale, di civiltà e di cultura fondati sul Vangelo.
SERGIO BINI nel suo saggio: ORGANIZZA, APPRENDI ET LABORA ripercorre con profondità l’esperienza monastica considerando come “I PARADIGMI GESTIONALI DELLA REGOLA BENEDETTINA TRASFORMANO LE ORGANIZZAZIONI IN COMUNITÀ EFFICACI”.

Nella presentazione ci chiederemo cosa rende ancora valido, dopo millecinquecento anni l’insegnamento di Benedetto e se la sua Regola e la sua forma di vita sia ancora capace di formare uomini e comunità di oggi.

Molti aspetti dello spirito del Santo Abate li conosciamo grazie a quanto ci è stato tramandato dalle istituzioni animate dalla sua esperienza. Ne risulta un uomo di grande profondità: conosceva debolezze e risorse dell’animo umano, fragilità ed energie. Profondo educatore, aveva sperimentato su di sé la radicalità di un’esistenza forgiata nella solitudine, nella contemplazione, nella creatività della comunione della vita fraterna. Una personalità integrata quella di Benedetto, perciò capace di creare, da vero leader, unità nella comunità, guidare le persone con moderazione e risolutezza, sostenere i deboli, incoraggiare i fragili, responsabilizzare i forti, infondere coraggio e speranza, conciliare gli animi, armonizzare gli uomini creando un clima di pace. Il ritmo della vita comune tra preghiera, studio, lavoro, ospitalità, gestione di tutti gli aspetti necessari allo sviluppo del monastero, hanno fatto di questi luoghi un faro di vita evangelica, di cultura, di civiltà. Croce, libro e aratro sono i simboli riassuntivi dell’esperienza benedettina, come ebbe a scrivere Papa Paolo VI. In un mondo in tumulto, imbarbarito e smarrito l’Abate seppe con sicurezza aprire gli animi alle prospettive di un mondo nuovo che ha segnato l’Europa in particolare e tutto l’Occidente.

Dedichiamo l’incontro alla memoria di Maria Caterina Federici, docente di sociologia recentemente scomparsa. 
(P. Vincenzo D’Adamo sj – Rettore)




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