La vecchia gloriosa solatia bicocca, protesa verso il mare e verso il cielo, di fronte alle isole Tremiti, alla valle del Trigno, alla punta di Termoli ed al promontorio del Gargano, "ove aperse le luci ai rai del giorno", l'italico Tirteo, un po' per la vetustà, un po' per le frane e un po' per le nevi, è quasi improvvisamente crollata!
Fortunatamente non vi furono vittime.
Fortunatamente non vi furono vittime.
Le poche povere famiglie che vi si appollaiavano, avvertite a tempo, poterono mettersi in salvo con le masserizie. Andarono un po' raminghe, accrescendo la crisi degli alloggi; ma finirono per essere alloggiate nell'ex monastero di Santa Chiara. Così i vivi finirono, se non per consolarsi, per adattarsi. Ciò che rimase sconsolata e deserta, fu, sotto i rottami, la piccola area piena di antiche profonde suggestioni per l’anima del nostro popolo, che sente in Gabriele Rossetti il maggior rappresentante della propria gloria cittadina [...]
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