In questi giorni il Comune ha annunciato un massiccio intervento su molte strade cittadina con rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi. Ma alcuni residenti di contrada Buonanotte ci hanno contattato per far presente che all’elenco manca la strada più disastrata del Comune di Vasto, vale a dire l’arteria che dalla SS16 sud Marina di Vasto porta all’interno verso Colle Pizzuto, strada provinciale per San Salvo, attraversando località Pozzitello dove dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale.
I residenti riferiscono che “la strada è diventata un disastro: hanno messo due pezze che sono andate via alla prima pioggia. La parte alta sembra una mulattiera, quella bassa una fetta di formaggio svizzero. È una strada molto frequentata, ed è pericolosissima, ed è in questo stato da anni”.
Il motivo principale di questa mancanza di interventi è che c’è una diatriba tra Consorzio di Bonifica Sud e Comune sulla proprietà della strada. Dopo oltre mezzo secolo i due enti non ancora riescono a mettersi d’accordo e frattanto che discutono nessuno dei due fa la manutenzione.
Una decina di anni fa addirittura il Consorzio aveva posto un cartello con il divieto di transito, limitandolo ai soli residenti, avvertendo che la strada era “fortemente dissestata, priva di segnaletica e di barriere di sicurezza” e consigliando di procedere 'a passo d'uomo'.
Forse è giunta l’ora di “prendere la situazione di petto” e risolvere l’annoso problema. L’appello è rivolto a Comune e Provincia.
NDA
Il motivo principale di questa mancanza di interventi è che c’è una diatriba tra Consorzio di Bonifica Sud e Comune sulla proprietà della strada. Dopo oltre mezzo secolo i due enti non ancora riescono a mettersi d’accordo e frattanto che discutono nessuno dei due fa la manutenzione.
Una decina di anni fa addirittura il Consorzio aveva posto un cartello con il divieto di transito, limitandolo ai soli residenti, avvertendo che la strada era “fortemente dissestata, priva di segnaletica e di barriere di sicurezza” e consigliando di procedere 'a passo d'uomo'.
Forse è giunta l’ora di “prendere la situazione di petto” e risolvere l’annoso problema. L’appello è rivolto a Comune e Provincia.
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