Complesso Genova Rulli: l’acquisto da parte del Comune la migliore soluzione
Complesso Genova Rulli: l’acquisto
da parte del Comune la migliore soluzione
Il
problema è molto importante, ma non riveste carattere di estrema priorità:
questo è il motivo per cui da ben 17 anni si rimanda sempre all’anno dopo.
Stiamo parlando del complesso Genova Rulli a Porta Nuova che il Comune ha
ricevuto in comodato dal Vescovo nel 2006, ma a tutt’oggi non ha deciso cosa
farci.
La
struttura è un gioiello architettonico di inestimabile valore con ingresso in
via Anelli e con parte dell’edificio che si affaccia su via Roma, con un bel
giardino napoletano ormai abbandonato da decenni. Inoltre confina con la
proprietà comunale dell’ex Istituto d’Arte (oggi centro Berlinguer). Sui due
complessi si potrebbero sviluppare una miriade di progetti!
La
storia è lunga ed ha inizio nel 2005 con il Sindaco Pietrocola. Il Consiglio Comunale con
delibera 47 del 3 agosto 2005 decide di fare una sorta di “scambio” con la
Curia:il Comune benevolmente poneva
fine ad un lungo contenzioso e cedeva“in proprietà” alla Curia alcuni locali
del Complesso del Carmine. E la Curiacome
contropartita cedeva in “comodato d’uso” il palazzo Genova Rulli a Porta Nuova.
Il
31 gennaio 2006 furono sottoscritti gli atti. Il “contratto di comodato d’uso”
tra Comune e Seminario Arcivescovile di Chieti-Vasto prevede,tra l’altro,questi specifici punti: “il comodato avrà la durata di 60 anni, oltre a
due anni per ogni 500.000 euro investiti, fino ad un totale massimo di
ulteriori 20 anni”; al Comune viene riconosciuto il diritto di prelazione in
caso di vendita o affitto; “passati 15 anni, qualora il comodatario (Comune
ndr) non avesse dato corso ad alcun tipo di azione finalizzata al recupero, il
Comodante (la Curia) può recedere dal contratto”; “Il Comune di Vasto si
obbliga ad effettuare tutti gli interventi di recupero e restauro conservativo
necessari per completo ripristino della fruibilità dell’immobile”; da “eseguire
a propria cura e spese”.
Ma
da quella data ad oggi il Comune non ha manifestato alcun interesse a
ristrutturare il complesso Genova Rulli a Porta Nuova. Per cui in teoria il contratto sarebbe già decaduto due anni fa,
il 31 gennaio 2021, dopo i 15 anni fissati nell’accordo. Ma siccome la Curia
non l’ha reclamato,l’immobile in
pratica è rimasto nella mani del Comune.
Per
farne che cosa? Questo è quello che si chiedono molti cittadini che hanno a
cuore il complesso architettonico. Perché è da 17 anni che il Comune dice no
all’investimento, sottolineando che l’entenon può fare interventi su un immobile che non èdi sua proprietà, perché le leggi lo vietano.
Allora perché continua a tenerselo?
E’
opinione di molti che forse è arrivato il momento di prendere una decisione e
giungere ad un chiarimento.
Oggiil Comune potrebbe avere tre semplici
opzioni: restituire definitivamente l’immobile al Vescovo e finisce la storia;
rinegoziare il contratto giungendo ad un nuovo accordo su strade legalmente
percorribili; oppure cercare di
acquistarlo ad un prezzo accessibile,datosi che nel precedente accordo aveva “benevolmente” concesso in
proprietà al Vescovo una parte del palazzo del Carmine.
Non
si può più aspettare, è ora di agire. Il complesso Genova Rulli a Porta Nuova
sta andando sempre più in rovina. E non meraviglierebbe se alcuni cittadini
facessero sentire la loro voce sui social (con gruppi tipo “Noi che vogliamo …”
o “Amicidel …).
Il
bene è di gran pregio, per la
collettività vastese la migliore soluzione è l’acquisto da parte del Comune.
Basta volerlo. A suo tempo si salvò un altro bene utile alla collettività, la
palestra dei Salesiani.
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