Continua la “caccia” al tesoro del brigante Pomponio
di MICHELE MOLINO
Le ricerche che un gruppetto di amici sta effettuando con il metal detector per trovare in una cavità delle ripe di re Ginaldo l’immenso tesoro del capobrigante Pomponio con il metal detector non stanno dando i frutti copiosi.
Secondo i più anziani del nostro paese, il famoso brigante, prima di essere catturato dalla milizia, nascose tre casseforti di monili e gioielli d’oro nella zona della ripa del re Ginaldo, limitrofa al fiume Trigno. Diversi anni fa altri esploratori hanno cercato e scavato, ma non hanno trovato nulla.
L’ ottantaseienne Fioravante D’Acciaro, sansalvese, ha testimoniato così: nonno mi raccontò del brigante Pomponio e del tesoro nascosto in una cavità della ripa di re Ginaldo. Mi ricordo come se fosse ora, ci recammo io ed un mio coetaneo. Legato ad una fune, mi aiutò a scendere nel cunicolo. Man mano che andavo giù, il cunicolo si restringeva sempre più, al punto che sono stato costretto a tornare su. Sono rimasto a pensare quando ho visto le pareti nere di fumo”.
Il tesoro del brigante sta appassionando ancora molti giovani!
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