venerdì 21 ottobre 2022

PUNTA ADERCI SPEZZA IN DUE LA VIA VERDE: LE BICI DA CORSA NON RIESCONO A PASSARE SULLO “STERRATO”, CHE SI FA?

Ieri siamo tornati a parlare dei problemi legati al completamento della Via Verde, da Torino di Sangro a Vignola.

E’ emerso anche un grosso problema su cui finora non è stata focalizzata la massima attenzione.

Dentro la Riserva di Punta Aderci è previsto che rimanga l’attuale tracciato con fondo sterrato, l’unico possibile in una area protetta, che però non è sicuramente adatto alle bici da corsa, ma solo alle mountain bike e simili.

 Questo significa che, una volta terminato l’intero tracciato, se un ciclista in bici da corsa inizia a percorrere la Via Verde da Vasto Marina per andare a Ortona, giunto a Punta Penna deve uscire, andare sulla SS16 e rientrare a Casalbordino. E viceversa se uno parte da Ortona per venire a Vasto.

In sostanza per quelli che vanno in bici da corsa, la  Via Verde viene spezzata in due. E questo è un bel problema per Vasto perché così non potrebbe usufruire della positive ricadute dell’incantevole infrastruttura.

 Ai tecnici della Provincia il compito di trovare soluzioni.

 La cosa più facile è cambiare tracciato e passare all’esterno  della Riserva su  via Torre Sinello, come a suo tempo suggerì Stefano Taglioli ambientalista storico. In questo modo chi sta in bici da corsa procede con il comodo tracciato della ciclabile, chi sta in mountain bike può transitare attraverso la Riserva. 

Riaprire un contenzioso con gli ambientalisti sull’uso di altri materiali per il fondo stradale dentro la Riserva significa perdere molto tempo, anche  perché è difficile superare i termini fissati dalla attuale legislazione.

E’ bene  quindi che la Provincia, che in  queste settimane sta definendo i dettagli degli ultimi lavori da fare nella parte sud della Via Verde, trovi una adeguata soluzione anche a questo problema.

 Nicola D’Adamo (noivastesi)

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