lunedì 3 ottobre 2022

PREMIO SAN MICHELE 2022: ECCO I PREMIATI E LE FOTO (di Massimo Molino)

Massimo Molino ci ha gentilmente inviato 50 foto e i curriculum dei premiati all'edizione 2022 del Premio San Michele che si sè svolto a Palazzo d'Avalos il 29 settembre. Complimenti ai premiati ed ecco i loro curriculum  e le foto del Premio.

FRANCESCO FEOLA
 Francesco Feola è nato a Vasto nel 1948, già docente di Disegno e Storia dell’Arte nel Liceo Scientifico Tecnologico E. Mattei di Vasto, impegnato da vicepreside in numerose attività sociali per gli studenti, ha avuto da sempre la passione per il mare, per l’arte, la letteratura e la musica. Con la sua barca a vela ha girato l’Italia. Già presidente del Circolo Nautico Vasto e segretario della Federazione Italiana Vela per l’Abruzzo e Molise, ha organizzato e promosso molte regate veliche zonali e nazionali. È riuscito a portare a Vasto anche una tappa del Giro d’Italia a vela, organizzato da Cino Ricci. Nell’ambito delle arti figurative si è espresso in lavori di scultura e pittura, che ha esposto in molte mostre nazionali personali e collettive. Per il proprio centro d’adozione, Fossacesia, ha dipinto nella lunetta dell’altare maggiore della cattedrale una Trinità, ispirata ad un’opera di Pietro da Cortona. Ha scritto e pubblicato nel 1997, per la casa editrice Carabba di Lanciano, Paranze. Fatti, dati e miti, uno studio sulle barche e la loro gente negli Abruzzi tra Ottocento e Novecento, testo ritenuto basilare per la conoscenza della marineria a vela fra le due guerre. Sempre per la Carabba, ha pubblicato di recente un lavoro dal titolo: La casa di Làgosta. Viaggio di terra e di mare, un romanzo nato da testimonianze e studi storici che ripercorre in due spazi temporali estremamente lontani tra loro, due viaggi di due diversi personaggi, attraverso il mare nostrum, viaggi che mettono in comunicazione le terre abruzzesi con le isole dalmate e le terre balcaniche ed evidenziano contatti commerciali e sociali che ci sono sempre stati e dei quali ci si è spesso colpevolmente dimenticati. Oggi Francesco Feola, Franco per gli amici e sono molti, suona ancora la chitarra come faceva negli anni ’60 con I 5 di stasera, ma lo fa con una mano sola, la sinistra con la quale scrive e dipinge anche, pur non essendo mai stato mancino, e continua a navigare per tutti i mari del mondo, ma solo con la mente sempre libera da condizionamenti

MONS MAURO LALLI 
Mons Mauro Lalli è un diplomatico, attualmente Incaricato d’Affari per la Santa Sede ad Amman, capitale della Giordania, ultimo incarico, per ora d’un ragazzo che dopo gli studi classici entra in Seminario a Chieti dove, il 14.07.1990 riceve l’Ordinazione Sacerdotale e Incardinazione nella Diocesi Metropolitana di Chieti-Vasto. Prosegue gli studi conseguendo diversi dottorati in Diritto Canonico, Diritto Canonico Pontificia, Diritto Civile Pontificia Università Lateranense, la Specializzazione in Diritto Internazionale: Diritto Internazionale presso la Pontificia Accademia Diplomatica Ecclesiastica – Vaticano. La passione per questi studi e la conoscenza di Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Portoghese, Rumeno, Croato, e un po’ meno di Hindi e Arabo lo portano direi inevitabilmente, nel corso della sua carriera diplomatica a prestare la sua opera in questi ultimi 20 anni nelle capitali di: Congo, Mozambico, Romania, Bosnia- Erzegovina, Croazia, India, Iraq e, attualmente, Giordania. 

OSVALDO SANTORO 
Osvaldo Santoro nasce a Vasto (CH) il 10 novembre 1930 da Giuseppe Santoro ed Itala Gigante. Primo di cinque figli, negli anni dell’adolescenza frequenta il Liceo Scientifico del Collegio Arcivescovile Histonium di Vasto. Lasciata poi la scuola aiuta il padre nell’officina meccanica di famiglia in via San Michele fino all’età di 24 anni. Nel 1954 decide di dare una svolta alla sua vita, emigra in Brasile, nella città di San Paolo dove svolge prevalentemente lavori di meccanica di alta precisione. La metropoli brasiliana diviene il luogo natale dei suoi due figli, Laura e José Sergio, nati dal matrimonio per procura con Concettina Villamagna di Vasto. Tornato in Italia nel 1962 con la famiglia, apre un’officina di elettromeccanica, lavoro che farà fino alla pensione. Amante della “vastesità” e della lirica che affonda “radici profonde nell’antica tradizione” Osvaldo Santoro è un esponente di quella schiera di cantori abruzzesi che occupa un posto importante nella cultura della regione. La sua poesia percorre un itinerario della memoria accostandosi ai miglior cultori della “parlatura paisane” che hanno dettato i primi canoni del vernacolo vastese, quello autenticamente scritto e parlato. L’ispirazione poetica di Osvaldo Santoro trae motivo dal vissuto quotidiano, dall’acuta osservazione del mondo esterno, dalle bellezze del paesaggio, dall’indagine sui costumi e usi della nostra gente per trovare spazio in composizioni dagli aspetti talvolta anacronistici, moralistici con accenti satirici ricchi di humour ed una spiccata, irrefrenabile carica emotiva. Nella sua poetica si evidenzia una “aspirazione alla purezza” del verso dialettale vastese, che si esprime nella originalità creativa di saper coniugare il realismo poetico con la fantasia, doti istintive che risiedono nel profondo del suo cuore. E solo per amor di statistica non si possono ignorare le cinque pubblicazioni ed i numerosi premi che gli sono stati conferiti nel corso degli anni nei vari certami poetici in cui ha partecipato.

 LUCIA SERAFINI
 Lucia Serafini è professore ordinario di Restauro Architettonico nei Dipartimenti di Architettura e Ingegneria dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Oltre che nei corsi Istituzionali ha svolto e svolge attività didattica in corsi post-laurea, come scuole di specializzazione e master di primo e secondo livello, sia in Italia che all’estero. Numerose sono anche le partecipazioni a progetti di ricerca nazionali ed internazionali. In atti di convegno nazionali e internazionali ha pubblicato molti saggi sulla costruzione storica in Abruzzo, con particolare riguardo per icaratteri tecnici e materiali dell’edilizia tradizionale. Della vicenda abruzzese ha anche analizzato la ricostruzione di città e monumenti successiva alla seconda guerra mondiale, come si dà conto nel volume Danni di guerra e danni di pace. Ricostruzione e città storiche in Abruzzo nel secondo dopoguerra, Villamagna, Editore Tinari (Ch), 2008. Alla figura di un abruzzese illustre è dedicato il volume Nicola Maria Pietrocola. Architetto e teorico nel Mezzogiorno preunitario, Editore Gangemi, Roma 2015. Tra gli altri contributi su realtà architettoniche e urbanistiche abruzzesi si segnala il volume Note di architettura vastese. Tra rappresentazione e conservazione, Histonium Editore, Vasto 2019. Si occupa anche di studi sul tema dell’incontro fra antico e nuovo nel restauro, sia a scala architettonica che urbanistica, di archeologia industriale, di aree interne e di centri minori e abbandonati. Ha anche svolto ricerche sullo stato del patrimonio dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, partecipando, in seno al Dipartimento di Architettura di Pescara, ai progetti per la ricostruzione di alcuni centri del cratere.

foto di Massimo Molino
 

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