In questi giorni è stata pubblicata una mappa che ha lo scopo invogliare i cicloturisti a scoprire anche la zona collinare della "Via Via Verde Costa dei Trabocchi".La mappa rappresenta i percorsi, "a pettine" consigliati ai cicloamatori che, lasciando la Via Verde, dovrebbero immettersi nella viabilità ordinaria per raggiungere i borghi e le città collinari.
Per Vasto ci sono due problemi.
Il primo è che da Torino di Sangro a Vignola la Via Verde è ancora da realizzare. Per cui non si può dire che il ciclista lascia la Via Verde per immettersi in un percorso a "pettine" per raggiungere l'interno, per esempio Scerni o Monteodorisio.
Il secondo problema è che nella piantina non viene contemplata la visita al centro storico di Vasto (cosa invece prevista per Lanciano e altre città).
Sull'argomento è nuovamente intervenuto il dott. Antonio Spadaccini presidente del Ciclo Club Vasto, che tra l'altro ha detto: "Il fatto che tali percorsi non contemplino per nulla il transito per Vasto città (a differenza di altre città) - come già dichiarato qualche anno fa in un incontro su organizzato dal GAL Costa dei Trabocchi c/o la Sala A. Moro - è cosa che reputo oggettivamente immotivata, sbagliata e inaccettabile per un vastese che vuole bene alla sua città, conosce personalmente il mondo del cicloturismo (non solo nazionale) e sa quanto ora sia importante fare scelte programmatiche giuste, equilibrate e efficaci per tutti i territori. Spero di essere riuscito a spiegare la mia delusione e le mie critiche a scelte che ritengo oggettivamente penalizzanti la città in cui abito, Vasto".
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