DA VIGNOLA A TORINO DI SANGRO LA VIA VERDE NON ESISTE BISOGNA ANCORA REALIZZARLA! QUESTA E' LA PRIORITA' ASSOLUTA!
Si è aperto oggi un acceso scontro sulla Via Verde tra Forum Ecologista e il presidente della Provincia Menna. Dibattito sterile a nostro avviso che nasconde il vero problema: la Via Verde oggi esiste solo a metà e si ferma a Torino di Sangro. Riparte poi a Vignola per giungere alla stazione di Vasto. Un tecnico ci ha detto che per completarla se non ci sono inghippi ci vorranno almeno 8 anni, cioè nel 2030. Poi si dovrà capire chi la gestisce, perchè ci vuole un Ente Gestore, non si può lasciare tutto in mano ad un semplice ufficio della Provincia!
Comunque ecco i due comunicati
IL PRESIDENTE MENNA SVENDE IL TERRITORIO AI PRIVATI.
BASTA SPECULAZIONE. LA VIA VERDE VA TUTELATA.
“Accolgo con favore la notizia che la Regione Abruzzo abbia invitato la Provincia di Chieti a
sospendere ogni attività prodromica alla redazione del Regolamento di gestione della Via Verde
Costa dei Trabocchi... Sono dunque soddisfatto che la Regione Abruzzo abbia fatto chiarezza su un
tema importante sul quale mi sono sempre battuto... quanto espresso anche dal Dipartimento
Territorio e Ambiente della Regione Abruzzo riguardante l'art. 4 Sistema delle aree protette della
Costa teatina della LR 30.03.2007 n. 5 che attribuisce alla Regione Abruzzo la competenza di
definire il coordinamento delle attività delle aree protette della Costa Teatina”.
Queste le parole del sindaco di Vasto Francesco Menna nel dicembre 2020, a seguito della
sospensione da parte della Regione Abruzzo del regolamento di gestione della via verde della costa
teatina redatto dall'allora Provincia di Chieti.
Con quel regolamento la Provincia voleva dare in concessione ai privati le aree di risulta dell'ex
tracciato ferroviario, ma grazie al lavoro di decine tra associazioni ambientaliste, coordinamenti
territoriali e lungimiranti imprenditori locali, quel regolamento è stato bloccato.
Meno di due anni dopo, lo stesso Francesco Menna, divenuto Presidente della Provincia di Chieti,
attraverso l'atto di indirizzo n. 27 del 24/05/2022, stabilisce le modalità di concessione delle aree di
risulta della via verde della costa teatina ai privati, contraddicendo interamente se stesso.
Nessuna delusione, attenzione, perché nessuno si era illuso di nulla: stavamo solo aspettando
quando Francesco Menna avrebbe smesso di fingere sulle questioni ambientali e avrebbe svestito i
panni dell'ambientalista e strenuo difensore del territorio e del paesaggio.
Nei fatti quell'atto di indirizzo ha lo stesso scopo del regolamento bloccato un anno e mezzo
addietro, ma anticipa i tempi nell'attesa – guarda un po' – del regolamento di gestione (così riporta
l'atto di indirizzo).
Da parte nostra nessun passo indietro: la via verde della costa teatina deve mantenere la sua
vocazione naturalistica così come sancito dalla L.R. n. 38/96 e dalla L.R. n. 5/2007 che istituisce il
Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina e che sottopone tutto il tracciato alle stesse norme
proprie delle Riserve Naturali.
Bisogna andare nella direzione di un turismo sostenibile, destagionalizzato e diffuso, basato sulle
ricchezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali, non trasformare la via verde in un lungo
baraccone che non ha nulla a che vedere con il nostro territorio.
FORUM CIVICO ECOLOGISTA
“Non svenderemo mai la Via Verde Costa dei Trabocchi ai
privati”
Il Presidente della Provincia risponde al Forum Civico Ecologista
"Voglio
rasserenare e rassicurare il Forum Civico Ecologista che in una nota mi ha
accusato di "svendere la Via Verde Costa dei Trabocchi ai privati".
Non è affatto mia intenzione e volontà far questo né tantomeno è volontà e
intenzione della Provincia di Chieti. La tutela, la salvaguardia e la
promozione di questa importante infrastruttura è nostra priorità così come la
salvaguardia della sua vocazione naturalistica e paesaggistica. Non
trasformeremo mai la Via Verde in un "baraccone" come affermato dalla
stessa associazione ambientalista". A chiarirlo è il Presidente della
Provincia di Chieti, Francesco Menna
che ci tiene a precisare che l'atto di indirizzo approvato in Consiglio
provinciale è un atto teso solo a modificare alcune delle tariffe per il rilascio
delle concessioni relative alle "aree prospicenti la Via Verde" e
delle "aree di cui al compendio ferroviario" per una estensione
"limitata ai metri lineare dinanzi le attività presenti e per quelle aree
da utilizzare a servizio dei traboccanti considerando anche quelle da destinare
alla sosta".
"Nessuna
svendita dunque della Via Verde, ma solo una modifica degli importi concessori
per andare incontro alle richieste delle attività esistenti già fortemente ed
economicamente colpite dalla pandemia da Covid-19", precisa Menna che ci
tiene a sottolineare che "l'Ente provinciale è in costante dialogo con la
Regione Abruzzo attraverso un tavolo di lavoro continuo e proficuo per
addivenire insieme a soluzioni e decisioni che possano portare solo benefici
alla Via Verde e che promuovano il turismo sostenibile, e che mai adotteremo
decisioni che vadano verso una cementificazione sulla Via Verde né tantomeno a
decisioni che possano ridurre la vocazione naturalistica e paesaggistica per la
quale è stata pensata e realizzata. Ringrazio i dirigenti e i funzionari della
Provincia per il grande lavoro che stanno facendo insieme alla Regione
Abruzzo".
"Può
dunque star tranquillo il Forum Civico Ecologista. Sarò nostra premura evitare
che la Via Verde perda il suo obiettivo ultimo di valorizzazione delle risorse
paesaggistiche e naturali, e di promozione della mobilità lenta e
sostenibile", conclude Menna che sottolinea con soddisfazione che la
realizzazione della Via Verde sta portando benefici non solo alle comunità che vi
si affacciano direttamente, ma anche alle comunità dell'entroterra "segno
che il lavoro che stiamo facendo va nella giusta direzione".
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