venerdì 1 luglio 2022

VIA VERDE: scontro Ecologisti - Menna, ma la priorità è ultimare i lavori da Vignola a Torino ds prima del 2030!

DA VIGNOLA A TORINO DI SANGRO LA VIA VERDE NON ESISTE BISOGNA ANCORA REALIZZARLA! QUESTA E' LA PRIORITA' ASSOLUTA!

Si è aperto oggi un acceso scontro sulla Via Verde  tra Forum Ecologista e il presidente della Provincia Menna.  Dibattito sterile a nostro avviso che nasconde il vero problema: la Via Verde oggi esiste solo a metà e si ferma a Torino di Sangro. Riparte poi a Vignola per giungere alla stazione di Vasto.  Un tecnico ci ha detto che per completarla se non ci sono inghippi  ci vorranno almeno 8 anni, cioè nel 2030.  Poi si dovrà capire chi la gestisce, perchè ci vuole un Ente Gestore, non si può lasciare tutto in mano ad un semplice ufficio della Provincia!

Comunque ecco i due comunicati


IL PRESIDENTE MENNA SVENDE IL TERRITORIO AI PRIVATI.

BASTA SPECULAZIONE. LA VIA VERDE VA TUTELATA.


“Accolgo con favore la notizia che la Regione Abruzzo abbia invitato la Provincia di Chieti a

sospendere ogni attività prodromica alla redazione del Regolamento di gestione della Via Verde

Costa dei Trabocchi... Sono dunque soddisfatto che la Regione Abruzzo abbia fatto chiarezza su un

tema importante sul quale mi sono sempre battuto... quanto espresso anche dal Dipartimento

Territorio e Ambiente della Regione Abruzzo riguardante l'art. 4 Sistema delle aree protette della

Costa teatina della LR 30.03.2007 n. 5 che attribuisce alla Regione Abruzzo la competenza di

definire il coordinamento delle attività delle aree protette della Costa Teatina”.

Queste le parole del sindaco di Vasto Francesco Menna nel dicembre 2020, a seguito della

sospensione da parte della Regione Abruzzo del regolamento di gestione della via verde della costa

teatina redatto dall'allora Provincia di Chieti.

Con quel regolamento la Provincia voleva dare in concessione ai privati le aree di risulta dell'ex

tracciato ferroviario, ma grazie al lavoro di decine tra associazioni ambientaliste, coordinamenti

territoriali e lungimiranti imprenditori locali, quel regolamento è stato bloccato.

Meno di due anni dopo, lo stesso Francesco Menna, divenuto Presidente della Provincia di Chieti,

attraverso l'atto di indirizzo n. 27 del 24/05/2022, stabilisce le modalità di concessione delle aree di

risulta della via verde della costa teatina ai privati, contraddicendo interamente se stesso.

Nessuna delusione, attenzione, perché nessuno si era illuso di nulla: stavamo solo aspettando

quando Francesco Menna avrebbe smesso di fingere sulle questioni ambientali e avrebbe svestito i

panni dell'ambientalista e strenuo difensore del territorio e del paesaggio.

Nei fatti quell'atto di indirizzo ha lo stesso scopo del regolamento bloccato un anno e mezzo

addietro, ma anticipa i tempi nell'attesa – guarda un po' – del regolamento di gestione (così riporta

l'atto di indirizzo).

Da parte nostra nessun passo indietro: la via verde della costa teatina deve mantenere la sua

vocazione naturalistica così come sancito dalla L.R. n. 38/96 e dalla L.R. n. 5/2007 che istituisce il

Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina e che sottopone tutto il tracciato alle stesse norme

proprie delle Riserve Naturali.

Bisogna andare nella direzione di un turismo sostenibile, destagionalizzato e diffuso, basato sulle

ricchezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali, non trasformare la via verde in un lungo

baraccone che non ha nulla a che vedere con il nostro territorio.

FORUM CIVICO ECOLOGISTA


“Non svenderemo mai la Via Verde Costa dei Trabocchi ai privati”

Il Presidente della Provincia risponde al Forum Civico Ecologista

                                                                                        

"Voglio rasserenare e rassicurare il Forum Civico Ecologista che in una nota mi ha accusato di "svendere la Via Verde Costa dei Trabocchi ai privati". Non è affatto mia intenzione e volontà far questo né tantomeno è volontà e intenzione della Provincia di Chieti. La tutela, la salvaguardia e la promozione di questa importante infrastruttura è nostra priorità così come la salvaguardia della sua vocazione naturalistica e paesaggistica. Non trasformeremo mai la Via Verde in un "baraccone" come affermato dalla stessa associazione ambientalista". A chiarirlo è il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna che ci tiene a precisare che l'atto di indirizzo approvato in Consiglio provinciale è un atto teso solo a modificare alcune delle tariffe per il rilascio delle concessioni relative alle "aree prospicenti la Via Verde" e delle "aree di cui al compendio ferroviario" per una estensione "limitata ai metri lineare dinanzi le attività presenti e per quelle aree da utilizzare a servizio dei traboccanti considerando anche quelle da destinare alla sosta".

"Nessuna svendita dunque della Via Verde, ma solo una modifica degli importi concessori per andare incontro alle richieste delle attività esistenti già fortemente ed economicamente colpite dalla pandemia da Covid-19", precisa Menna che ci tiene a sottolineare che "l'Ente provinciale è in costante dialogo con la Regione Abruzzo attraverso un tavolo di lavoro continuo e proficuo per addivenire insieme a soluzioni e decisioni che possano portare solo benefici alla Via Verde e che promuovano il turismo sostenibile, e che mai adotteremo decisioni che vadano verso una cementificazione sulla Via Verde né tantomeno a decisioni che possano ridurre la vocazione naturalistica e paesaggistica per la quale è stata pensata e realizzata. Ringrazio i dirigenti e i funzionari della Provincia per il grande lavoro che stanno facendo insieme alla Regione Abruzzo".

"Può dunque star tranquillo il Forum Civico Ecologista. Sarò nostra premura evitare che la Via Verde perda il suo obiettivo ultimo di valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturali, e di promozione della mobilità lenta e sostenibile", conclude Menna che sottolinea con soddisfazione che la realizzazione della Via Verde sta portando benefici non solo alle comunità che vi si affacciano direttamente, ma anche alle comunità dell'entroterra "segno che il lavoro che stiamo facendo va nella giusta direzione".

 

 

 

 

 

 

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