giovedì 28 luglio 2022

Si è spento P. Pietro De Guglielmo, Vasto Marina in lutto

 Da Francesco Del'Aquila riceviamo e pubblichiamo

Si è spento il 26 luglio festa dei santi Gioacchino e Anna presso il convento di Santa Chiara in Aquila il caro P.Pietro De Guglielmo . Sacerdote cappucci Nativo di Vasto Marina .Tra i tanti conventi in cui p.Pietro ha vissuto Aquila Penne e nel santuario del Volto Santo.di Manoppello.I funerali saranno celebrati domani mattina alle 10.30 nel convento di Santa Chiara .P.Pietro riposerà nella cappella di dei frati cappuccini di Aquila.

Un breve ricordo di P. Pietro De Guglielmo scomparso a L’Aquila
Antonio Bini
Lo conoscevo bene essendo entrambi nati a Vasto Marina. P. Pietro era del 1940, io lo seguivo di diversi anni. Conoscevo i suoi genitori, persone semplici e molto religiose. Il padre – “Mastro Michele” – era un apprezzato muratore e fu anche impegnato nella costruzione della nostra casa, allora in via Spalato.
 Ricordo bene la celebrazione della prima messa a Vasto Marina, nell’aprile 1967,  nella
chiesa di Stella Maris, “gestita” dai cappuccini. Riferimento religioso che doveva concorrere alla sua scelta di diventare cappuccino. Vasto Marina era allora poco più di un villaggio, rispetto alla crescita disordinata degli anni successivi.

Proprio a quel giorno si riferisce la foto, che ritrae il neo sacerdote p. Pietro mentre ascolta l’indirizzo di saluto di mio padre, Vitantonio Bini, allora presidente della locale Azione Cattolica. Al suo fianco p. Angelo del Fra. Alle spalle di mio padre “Cenzino”, il fratello di p. Pietro.  Quel giorno fu una festa per l’intera comunità del borgo marino. P. Pietro scelse il nome di Masseo, particolarmente simbolico, essendo quello del primo seguace di San Francesco. Non era facile per noi ragazzi che lo conoscevamo come Pietro chiamarlo in un altro modo, p. Pietro da Vasto. Dopo la riforma dell’Ordine dei Cappuccini venne data la possibilità di mantenere (o riprendere)  il proprio nome. Come p. Pietro tanti frati della sua generazione.

Per motivi di studio e di lavoro ci perdemmo di vista. Lo incontrai a Manoppello nel dicembre 1998. Erano passati più di trent’anni. Non lo riconobbi. Fu lui invece ad essere sorpreso al solo sentire il mio cognome. Ricordava bene e con affetto la mia famiglia alla quale era rimasto legato. Mi ricordò come i miei genitori gli avessero regalato il calice con cui celebrava messa. Io ero lì per partecipare ad un convegno sul Volto Santo.  P. Pietro è stato un frate semplice, buono e operoso, sempre al servizio delle comunità religiose alle quali è stato assegnato. Per lunghi periodi è stato a Manoppello dove era benvoluto da tutti, come confermano i tanti messaggi sulla pagina fb del santuario. Per alcuni anni aveva avuto la responsabilità della gestione della Casa del Pellegrino. Ha anche operato la raccolta paziente di attrezzi e oggetti della civiltà contadina – alcuni di particolare valore - raccolti nel piccolo museo etnografico presente nel santuario, intuendo il valore della conservazione di strumenti della civiltà contadina in periodi di profonda trasformazione sociale ed economica. Negli ultimi anni era stato assegnato al convento dei cappuccini di Penne e poi a L’Aquila, nella sede della nuova provincia dei cappuccini di Abruzzo, Lazio e Umbria. Quando ci incontravamo non mancava mai un ricordo di Vasto.

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