giovedì 30 giugno 2022

Vastesi nel mondo: 4.000 iscritti all’AIRE, pochi dell’Australia. Cosa può fare il Comune per loro?

Assessore Nicola Della Gatta 

Lettera aperta all’assessore Nicola Della Gatta

Vastesi nel mondo: 4.000 iscritti all’AIRE, pochi dell’Australia. Cosa può fare il Comune per loro?

In Italia oltre 5 milioni di cittadini sono iscritti all'AIRE Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero. Ma il numero ufficiale è destinato a salire di molto se si considerano anche quelli che per motivi diversi non sono iscritti a tale registro.

A Vasto gli iscritti all’AIRE sono oltre 4.000, sparsi in tutto il mondo, molti dei quali, con una laurea in tasca, ricoprono posizioni di prestigio. Si potrebbe credere che la maggior parte degli iscritti sia di Perth. Invece non è così, sono dell’Argentina! Solo pochi sono della città australiana, perché le seconde e terze generazioni non hanno interesse ad avere a doppia cittadinanza, vale a dire quella australiana e quella italiana.

Ma al di là di questo aspetto, visto che i questi giorni è tornato alla ribalta il tema dei “Vastesi nel Mondo”, che tipo di progetti il Comune di Vasto – magari assieme al CRAM della Regione - può mettere in campo per loro? Che tipo di sostegno può dare?

Per sviluppare tale progetto, secondo noi, bisogna parlare con i veri protagonisti – quelli che vivono all’estero - e avere da loro idee concrete sul da farsi. E il più adatto per interventi di questo tipo è l’assessore Nicola Della Gatta a cui indirizziamo questa nota.

L’iniziativa potrebbe essere un vero fiore all’occhiello dell’Amministrazione vastese.

Nicola D'Adamo (NoiVastesi)

1 commento:

enzo ha detto...

Prima esportavamo braccia, e chi partiva appena poteva rientrava con i dollari o i marchi. Importavano ricchezza nei comuni dove si insediavano. Questo aveva dei risvolti positivi per chi era rimasto che usufruiva indirettamente di questa immissione di denaro.
La musica è cambiata. Ora esportiamo cervelli che hanno comprato solo il biglietto di andata. Al massimo tornano per qualche giorno fino a quando i genitori sono vivi. Poi se ci riescono vendono la casa paterna o loro malgrado creano dei gusci vuoti.
Questa è la realtà. Il problema è all’origine, e non mi stancherò di ripetere, abbiamo un sistema clientelare che allontana chi a schiena dritta si vuole creare un futuro. Questo crea inefficienza che grava sui cittadini, costi indiretti per le aziende e per i singoli.
Tornando a casa nostra, una singola amministrazione cosa può fare di concreto? Proporsi come un ente efficace e efficiente, creare una struttura da cui trarre esempio. Assegnare i ruoli direttivi non in base ai voti riportati ma alla professionalità, possibilmente con una formazione esterna che porti una nuova cultura.
Aspiranti professionisti della politica portano a un sistema clientelare, in pratica è come voler curare con la tachipirina il cancro dell’emigrazione, abbassa la febbre ma non elimina il male.