lunedì 9 maggio 2022

Scuola Media R. Paolucci: come salvare la "pittura parietale" del prof. D'Adamo? Si accende il dibattito

Alla notizia del finanziamento per la demo-ricostruzione della Scuola R. Paolucci di Vasto, è venuto fuori un acceso dibattito su come salvare un affresco del pittore Nicola D’Adamo del 1965 su una parete dell’edificio.



Ha iniziato l'imprenditore Alessandro Obino su fb “ Apprendo dall'annuncio del Comune di Vasto che il complesso delle Paolucci verrà abbattuto per consentire la costruzione di nuovo plesso scolastico e mi compiaccio. (…) Mi rammarica molto però sapere che, con la demolizione della scuola, verrà demolito anche l'affresco che ne orna l'atrio dal lontano 1965, un'immagine realizzata dal prof. Nicola D'Adamo e dai suoi allievi in omaggio alla figura dell'Ulisse dantesco. (…) Io ritengo che quest'opera, al di là della sua valenza artistica che pure da tutti è riconosciuta, abbia un valore storico e affettivo molto alto. (…) Quest'opera, a mio parere, va assolutamente salvata e ricollocata in uno spazio che non sia necessariamente la nuova scuola, ma che deve appartenere a tutta la comunità. Capisco che la cosa possa comportare dei costi, ma sono sicuro che molti vastesi vorranno unirsi a me e al prof. Orlando Raspa, docente alle Paolucci e autore della foto dell'opera, nell'attività di sensibilizzazione e, eventualmente, di raccolta fondi, necessaria a salvare l'affresco e ricollocarlo adeguatamente”.

Il professore Orlando Raspa rilancia l’allarme: “Desidererei che durante la demolizione, venisse salvato il muro con il dipinto del maestro artista D'Adamo datato 1965, come testimonianza storica di una scuola dal glorioso passato (…) , Potrebbe essere integrato proprio come reperto storico, con la nuova e moderna struttura che dovrà nascere. (…) E' una pittura murale ancora in un buono stato di conservazione, una pittura che racconta, che ha visto migliaia di studenti, docenti, personale operativo, Dirigenti.... Io la vidi la prima volta da studente delle Paolucci nel 1972 e ne rimasi folgorato, e dopo 50 anni ironia della sorte, rientrato come docente di arte, guardandola mi emoziona ancora”.

Il prof. Raspa comunica anche la sua piena disponibilità sul lavoro da farsi: “Se l'opera sarà salvata, (…) mi occuperò della ripulitura e restauro dove è necessario, tutto a mie spese”.

Nel dibattito si è inserito anche l’autore Nicola D’Adamo, pittore di lungo corso tra Vasto Roma e Londra: “Scusate se m'intrometto, condivido pienamente l'idea del collega Raspa a proposito del recupero e reintegrazione con la nuova struttura. Ci sarebbe una "intesa" tra una futura struttura; classica, moderna, futuristica che sia e la pittura parietale in questione, ossia : " un monolito orizzontale cm 0.30x450x300 circa, stile "pietra di Inga' " rivestito,nella parte posteriore e bordi laterali in gres-matt rosso carminio scuro e adeguarlo, senza rimozione, in modo opportuno a qualsiasi ambientazione. Internamente ad una magnifica Aula magna esposta a nord -ovest sarebbe l'ideale. Come
diceva Lavoisier : " nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma." Just an idea. Thanks.”

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