venerdì 13 maggio 2022

Al via la "Nuova Pescara". E LA FUSIONE VASTO- SAN SALVO? Riprendiamo l'idea, è sempre valida!

Leggiamo che “prende corpo il progetto di fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore, a seguito dell’approvazione all’unanimità, avvenuta lunedì scorso in Senato, nelle Commissioni riunite 6 ͣ e 10 ͣ, dell’emendamento presentato dal senatore Luciano D’Alfonso”. “L’emendamento produrrà il doppio effetto di destinare al progetto di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, 5 milioni di euro nel 2023 e 10 milioni di euro all’anno nei successivi dieci anni per un totale di 105 milioni”. 
1974: Spataro, Marchione , Kurokawa, Notaro

Con l’avvio della “Nuova Pescara”, l’Abruzzo avrà una bella e dinamica città di oltre 200.000 abitanti, che ovviamente diventerà ancor più il fulcro della vita regionale.

Questa notizia ci porta automaticamente all’idea lungimirante del sindaco Nicola Notaro che mezzo secolo fa voleva unire Vasto e San Salvo. oltre 50 anni fa. Il progetto si chiamava “Piano intercomunale Vasto San Salvo” e per realizzarlo chiamò uno degli architetti giapponesi più famosi dell’epoca Kisho Kurokawa. Alla fine il Consiglio Comunale di San Salvo non volle. Anzi con il tempo si è creato una sorta di competizione con Vasto, facendo le stesse cose.
Sulla scorta di quello che avviene a Pescara, forse è il caso di rimettere mano al progetto, magari coinvolgendo anche Cupello e Monteodorisio, e capire quanti vantaggi potrebbero derivare per l’intera collettività da una simile fusione.
Stiamo parlando di un nuovo Comune con una popolazione di oltre 70.000 abitanti. (Chieti ne ha 48.612).

I nostri comuni sono in mano a quarantenni che hanno la formazione giusta e la lungimiranza adeguata per poter realizzare un progetto del genere. Questo il motivo per cui noi confidiamo in una loro pronta iniziativa.

Nicola D’Adamo

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