La dimensione dell’uomo e del politico raccontata da Achille Lucio Gaspari nel libro “REMO GASPARI…visto da vicino"
di RODRIGO CIERI
Ho “divorato” il libro di 162 pagine di Achille Lucio Gaspari “REMO GASPARI…visto da vicino”, vivendo momenti di emozione e commozione sia per il ricordo di un lunghissimo periodo politico molto affascinante sia per il coinvolgimento per aspetti comportamentali, del carattere e per fatti non conosciuti del grande politico.
Il titolo, indovinato, mette in risalto l’uomo, innanzitutto, che irrompe nel politico. «Talis hono, talis politica», l’uomo di intelligenza sopra la media, dotato di una memoria di ferro,
eccezionale, davvero sbalorditiva, di una forza fisica non comune, di spiccata sensibilità e umanità, carico di valori e ideali ereditati dalla famiglia e corroborati dagli studi e dal servizio militare ed esperienza di guerra, è diventato il politico noto, sicuro di sé, di statura nazionale, che ha fatto grande l’Abruzzo, che nel dopoguerra era fanalino di coda delle regioni meridionali, e tanto ha contribuito alla grandezza dell’Italia, che ha saputo organizzare il suo sapere in una cultura politica fatta di progettualità e concretezza, di intuizione e realizzazione.Definì una volta il politico come un cane da caccia; il cane fiuta la preda, il politico fiuta quello che serve in quel momento, cioè nel presente e progetta per il futuro a breve o lungo termine.
Il senso del dovere, la responsabilità, il rischio, il coraggio di una scelta vengono rimarcati sia da Gianni Letta nella prefazione sia dal figlio Achille quando ricordano la vicenda della “tracimazione controllata” nella Valtellina i cui abitanti, insieme con quelli della Val Brembana, gli hanno dedicato un monumento riconoscenti per averli salvati.
Ritrovo, attraverso il racconto appassionante del figlio Achille, quell’umanità non sempre manifesta, quell’attenzione, anzi quel privilegiare chi aveva bisogno e anche la sofferenza di non poter far tutto, anche un senso di solitudine perché, essendo di una spanna al di sopra degli altri, non sempre era compresa la sua visione proiettata lontano. Si coglie nel libro la capacità del sedici volte ministro e anche alto dirigente della Dc di saper stare con tutti, con i più piccoli e con i più grandi, con i dirigenti locali e con i potenti del partito, del governo, dell’economia, degli apparati dello Stato e dell’alta società civile, perché padroneggiava tutti gli argomenti dell’uomo a qualsiasi livello.
Nel libro sono riportati i nomi dei collaboratori e amici abruzzesi più vicini. Severo nel pretendere onestà dagli amministratori, ha contribuito a far crescere la classe dirigente abruzzese, sia della Dc sia degli avversari perché anche per loro è stato punto di riferimento; ha dato spazio, ha messo tutti a ballare. Ingiusto il rimprovero di non aver creato un erede. Il fatto è che nessuno aveva allora e nemmeno oggi le sue qualità.
Si è scritto molto su Remo Gaspari e molto c’è da scrivere, ma questo libro del figlio Achille è una novità, innanzitutto, che offre un contributo importante e originale per conoscere l’uomo nella vita privata, quando non era “sotto i riflettori”, nella sua spontaneità e naturalezza. Si scoprono tra l’altro le ragioni dell’amore per l’Abruzzo e per gli abruzzesi soprattutto per i quali curava di persona la corrispondenza fino alle due le tre di notte. Sono l’affidabilità e la credibilità la ragione dei tantissimi voti di preferenza alle elezioni.
Il figlio Achille, chirurgo di fama internazionale, che più di tutti lo ha visto da vicino, lascia fluire quei fatti che delineano la dimensione dell’uomo padre e politico.
Rodrigo Cieri
Vasto, 11 ottobre 2021
Achille Lucio Gaspari nel libro “REMO GASPARI…visto da vicino”, Carabba, Lanciano, giugno 2021
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