venerdì 29 ottobre 2021

Ieri folta la partecipazione al convegno "Aree costiere ed entroterra: connessioni interdipendenti"

Si è tenuto ieri il convegno Aree costiere ed entroterra: connessioni interdipendenti organizzato dal Forum Civico Ecologista, dall'Arci Vasto e da Italia Nostra del Vastese e patrocinato dal Comune di Vasto. Al convegno, tenutosi presso la Sala Aldo Moro degli ex palazzi scolastici, sono intervenuti il prof. Rossano Pazzagli, docente di Storia del territorio e dell'ambiente presso l'Università degli Studi del Molise, già direttore del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini, attualmente direttore della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni e autore del libro “Un Paese di paesi”, nonché il sindaco di Tufillo Ernano Marcovecchio, che da sempre porta avanti politiche di gestione sostenibile del territorio e che da anni ha avviato progetti volti al ripopolamento del suo Comune. 

Un momento per discutere dei rapporti che intercorrono tra entroterra e territori costiere: dinamiche di unione che pure ci sono e che bisogna cogliere e valorizzare: basti considerare all'acqua, che dalle montagne a noi vicine arriva a valle; quell'acqua che serve per coltivare le terre da cui nascono prodotti locali e dalla cui coltivazione emergono e si modellano paesaggi della cultura territoriale e da cui far crescere economie locali sostenibili. 

Il sindaco Marcovecchio ha rimarcato l'importanza per i territori a valle della corretta gestione del patrimonio ambientale delle colline e dell'alto-vastese: gestioni territoriali di cui si fanno carico i Comuni collinari e montani ma di cui si avvantaggiano anche i Comuni costieri (si pensi alla prevenzione del dissesto idrogeologico o alla regimazione delle acque). Rapporti spesso non reciproci e per cui è necessario una nuova interpretazione. 

Il prof. Pazzagli, invece, ha posto l'accento sulla necessità dei servizi per i territori delle aree interne, servizi essenziali quali la mobilità, la sanità e l'istruzione, quei servizi che, come lo stesso Pazzagli ha rimarcato, nei fatti si traducono in diritti per le comunità che abitano i territori dell'entroterra, comunità custodi di quel ricco patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale da valorizzare attraverso politiche consapevoli e di cui anche i Comuni costieri devono farsi giusti interpreti. 

Quello di ieri è stato solo uno di una serie di incontri che si terranno sul tema, e la numerosa partecipazione del pubblico è la testimonianza di una tematica fortemente sentita di cui si necessita una profonda discussione sociale, politica e istituzionale.

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