Abbiamo chiesto ai lettori altre testimonianze, puntualmente giunte, che però hanno finito per confondere ancor di più le idee.
Ve le proponiamo con i nomi di chi è intervenuto e alla fine cerchiamo di tirare le somme.
Renzo Trivilini: In riferimento alla foto della spiaggia di S.Nicola e allo scoglio diviso in due, di questo conosco un'altra storia. Praticamente a largo di Punta S.Nicola durante l'ultimo conflitto mondiale, ci fu battaglia tra un cargo inglese e un U.Bout.Tedesco. Quest'ultimo lanciò tre siluri due dei quali colpi il cargo inglese spezzandolo in due. Il terzo siluro non colpendo la nave continuò la sua corsa verso costa, colpendo appunto lo scoglio nella foto. Da sempre ho sentito parlare da vastesi che praticamente hanno vissuto questa vicenda, di questo scoglio come lo scoglio del siluro.Una metà di questo cargo affondato, giace tutt'ora a poche miglia al largo di fronte a punta S.Nicola. Mentre l'altra metà andò alla deriva e pare poi sia stata rimorchiata e demolita ad Ortona .
Aldo Talucci ...siluro di un u-boot !!!!..molto improbabile...forse nella 1' guerra mondiale !
Renzo Trivilini Perché nel nel secondo conflitto mondiale di siluro non ne sono stati usati ??.Per quanto mi risulta i tedeschi con U.Bout armati di siluri stavano per vincere la guerra ....la seconda guerra ...39 /45.
Aldo Talucci Nel secondo conflitto mondiale non risultano attività di U-boot in adriatico!...per questioni legate alla conformazione dell'adriatico e alla quasi totale assenza di traffico militare alleato !...le navi in transito in Adriatico venivano attaccate ( ma non risultano operazioni rilevanti ) con gli aerei che dagli aeroporti in pochi minuti potevano raggiungere qualsiasi punto dall'italia o dalla Jugoslavia !....
Filippo Marino Nel 1928 era già così. Foto Archivio Istituto Luce.
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Giustiniano Zimarino: Durante l'ultima guerra venne abbattuto un aereo (inglese?) in zona San Nicola. Altri avvenimenti non mi pare che siano accaduti.
Vincenzo Verretti : Lo scoglio colpito dal siluro non è quello della foto. Si trova all'altezza della terza galleria partendo da Vasto direzione Punta Penna. Io abitavo al casello ferroviario 409. Negli anni 50 era un ammasso di scogli frantumati che uscivano per circa due o tre metri fuori dall'acqua. Con il passare degli anni e le forti mareggiate ora si trova a livello dell'acqua.
Francesco Vinciguerra : Quando ero piccolo io c'era solo una crepa, poi piano piano si è allargata
Agostino Schiavone: Non un missile ma un siluro lanciato da un sommergibile inglese durante la seconda guerra mondiale. La nave affondata faceva parte di un convoglio di mercantili italiani. Il sommergibile lanciò due siluri, uno colpì la nave e uno lo scoglio, poi il cacciatorpediniere RN Pilo di scorta al convoglio gli diede la caccia e a 5/6 miglia dal pontile lo attaccò con bombe di profondità e lo affondò. Questo è quello che mi hanno raccontato degli ex marinai dell'ANMI di Vasto. Di mio aggiungo che essendo appassionato di sommergibili, ho fatto delle ricerche se c erano sommergibili inglesi affondati nell' Adriatico, ma nel nostro tratto di mare non risultano. Un peschereccio di Vasto molti anni fa, in quel tratto di mare, ripescò un autorespiratore in uso ai sommergibilisti.
A QUESTO PUNTO POSSIAMO DESUMERE CHE IL FATTO DEL SILURO E' VERO, SOLO CHE E' ANDATO A FRANTUMARE UN ALTRO SCOGLIO (COME DICE VINCENZO VERRETTI). CIO' E' CONFERMATO DAL FATTO CHE LO SCOGLIO SPACCATO DI SAN NICOL ERA COSI' DAI TEMPI PASSATI COME DIMOSTRA LA FOTO DEL 1928 DELL'ISTITUTO LUCE (FORNITA DA FILIPPO MARINO). TUTTO CHIARO? SEMBRA DI SI', ...MA SICURAMENTE ARRIVERANNO ALTRI COMMENTI...
NICOLA D'ADAMO
PS
Walter Di Lello
Dove sarebbe il relitto della nave affondata? E quello del sommergibile? A largo di Vasto esistono un solo tre relitti. Uno a circa 2 miglia a largo di San Nicola , ancora visibile, che è stato affondato da bombe aeree. Gli altri due sono indicati dalla carta nautica ma sono a 10/12 km più a largo e nessun siluro dell'epoca credo avesse tale gittata. Andavano ad aria compressa, facevano circa un km ad una ventina di nodi e poi affondavano.
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