mercoledì 29 settembre 2021

GRANDE GIOIA E PARTECIPAZIONE PER L’ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON GIANLUCA CATANIA

di  LUIGI MEDEA


 C’è stata grande gioia in tutta la città del Vasto, Sabato 28 settembre, in occasione della solenne ordinazione sacerdotale di don Gianluca Catania. Sono stati numerosi i fedeli, che hanno partecipato al sacro rito, presieduto dall’Arcivescovo Mons. Bruno Forte e concelebrato da tanti sacerdoti della Diocesi e dal Vescovo emerito di Trivento, Mons. Domenico Scotti. Presenti nella Chiesa di S. Maria Maggiore, oltre ai familiari di don Gianluca (particolarmente commossi i genitori) e alle autorità cittadine vastesi, tra cui il sindaco Francesco Menna, il vice-sindaco Giuseppe Forte, il Presidente del Consiglio Comunale Elio Baccalà e alcuni assessori, anche i sindaci di Carpineto Sinello e di Casalanguida, le due comunità dell’entroterra, dove il neo sacerdote è stato destinato da Padre Bruno. 

Il rito si è aperto con il canto di ingresso del “Veni Creator Spiritus”, il saluto del Vescovo e le preghiere iniziali, alle quali sono seguite, dopo la Liturgia della Parola, la presentazione e l’elezione del Candidato. Grande commozione interiore si è vissuta durante tutta la Liturgia dell’Ordinazione, che è stata scandita da diversi momenti di forte coinvolgimento spirituale: l’impegno dell’eletto presbitero ad esercitare il ministero “come fedele cooperatore dell’ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello spirito Santo” e ad avere rispetto e obbedienza al Vescovo e ai suoi successori; il canto delle litanie dei santi (durante il quale don Gianluca si è prostrato per terra); l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione; la vestizione degli abiti sacerdotali; l’unzione crismale; la consegna del pane e del vino e l’abbraccio di pace. In quest’ultimo gesto sono stati particolarmente ricchi di affetto e gratitudine quelli con il parroco emerito di S. Giuseppe don Giovanni Pellicciotti e con l’attuale parroco don Gianfranco Travaglini. 

L’omelia di Padre Bruno ha fatto riferimento alla festa dei santi arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, per sottolineare i tre messaggi che essi singolarmente danno ai fedeli e in particolare a chi riceve l’ordine del presbiterato. San Michele ci insegna come testimoniare con la vita solo Dio e il suo Figlio Unigenito; San Gabriele, che è l’annunciatore della volontà di Dio, ci riporta alla responsabilità che deve animare il progetto di Dio su di noi; San Raffaele è di stimolo nel curare e guidare chi necessita di essere accompagnato e soccorso nel bisogno e nella fragilità. 

Al termine della celebrazione, il novello sacerdote ha voluto rivolgere ai presenti un suo messaggio di ringraziamento, che qui riporto integralmente: “Eccellenza reverendissima, Padre Bruno, voglia accogliere questo mio indirizzo di saluto, unitamente ai sensi di stima ed affetto. Voglio ringraziarLa particolarmente perché Lei ha creduto in questo grande progetto, si è fatto mediatore in questa occasione, dandomi la possibilità di essere raggiunto da questo grande dono, dono di grazia. La mia gratitudine, quindi, vuole essere quella di un cuore credente, di un cuore che riconosce il primato di Dio, riconosce di non meritare questo grande dono e in questo la gratitudine è parente della grazia perché la grazia non la si compra, non la si estorce, non può essere soggetta a forzature. E così, riconoscendo questo primato di Dio, voglio fare mio l'invito dell'Arcangelo dei combattimenti Michele (“Chi come Dio?”) e al tempo spesso voglio assumermi l'impegno davanti a Lei e a tutta quanta la comunità di voler salire quella scala che è Cristo, puntando sempre verso l'alto per potere acquisire quanto più possibile i doni dell’Altissimo e ridiscenderla verso il basso per poter servire il popolo che Lei mi ha affidato con questo mandato. Voglio ringraziare con Lei il vicario generale, i vicari di Vasto e Gissi, ii mio parroco emerito don Giovanni e l’attuale parroco Don Gianfranco. Voglio ringraziare Don Domenico Spagnoli e la comunità intera di Santa Maria Maggiore perché hanno reso possibile questa bella celebrazione. Ringrazio ì sacerdoti tutti, quelli più vicini e quelli venuti da lontano per poter cantare con me questo inno di lode. Ringrazio tutti quanti voi amici, parenti, colleghi che avete pregato con me e ancora una volta mi avete accompagnato in un momento importante della mia vita. Ringrazio il Presidente del Consiglio dell'Ordine che ho visto, ha partecipato rappresentando in questo modo tutta quanta la comunità degli avvocati del Foro di Vasto. Ringrazio il sindaco della città del Vasto e i due sindaci delle comunità che andrò presto a servire. Nel segno della cultura della storia, questa terra mi consegna ad altre due terre qui rappresentate. Grazie al Seminario, ai seminaristi e ai Superiori, con loro il novello rettore Don Luigi Primiano. Ringrazio il Coro Histonium Bernardino Lupacchino dal Vasto, che magistralmente ha interpretato ed eseguito i canti che ci hanno accompagnato in questa celebrazione.
Un grazie di cuore a voi tutti e un grazie particolare ai miei genitori per il dono della testimonianza della loro genitorialità, improntata all'amore, alla laboriosità, all'affetto. Questa stessa genitorialità mi sento chiamato ora a condividerla e a donarla al popolo che Lei mi ha affidato”. Un fragoroso applauso ha sottolineato le toccanti parole di don Gianluca, al quale poi il Vescovo ha concesso la facoltà di amministrare, da subito, il sacramento della confessione per la remissione dei peccati. 

 LUIGI MEDEA

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