domenica 8 agosto 2021

San Salvo 1943: la storia di due "salvanesi" che stavano per essere fucilati con la mitraglia


 Luigi Di Rito e Peppino Evangelista scamparono alle raffiche di mitragliatrice 

Gli ultimi giorni di Ottobre del 1943,  San Salvo era sotto l’occupazione tedesca; la gente dovette sottostare alla spregiudicatezza e alla crudeltà  dei soldati  di Adolf Hitler .  I vecchi parlano tuttora di una  sfortunata vicenda di due commercianti

salvanesi, cioè di Luigi Di Rito tinarìll  e di Peppino Evangelista masànd. La loro storia cominciò quando tre soldati tedeschi  con il loro camion rimasero intrappolati nel fango di una zona periferica di San Salvo. Sebbene  si  diedero da fare, non riuscirono a tirare fuori il mezzo. A quel punto  si recarono nelle diverse abitazioni del paese ordinando agli uomini che trovarono di seguirli. In poco più di mezz’ora,  riuscirono a trovarne  una ventina,  quasi tutti di mezza età, tranne due giovani commercianti Luigi Di Rito e  Peppino Evangelista, noti per  soprannomi che gli amici del borgo avevano affibbiato loro, cioè: tinarìll e  masànd.  Il militare alla guida del camion diede il via per far spingere il mezzo agli uomini , ma  un soldato tedesco segnalò agli altri due compagni di aver  notato che in mezzo ai soccorritori, i più giovani  (tinarìll e masànd) non spingevano al massimo, ma dosavano le forze. Afferrò tutti e due per il bavero e li condusse verso un fitto boschetto. Stava per massacrarli con la mitraglia, ma un istante prima di compiere la strage, il camion cominciò a muoversi e,  pian piano a risalire il pendio; il tedesco a quel punto si rimise a tracolla  la micidiale arma. San Vitale  aveva fatto il miracolo.  

Michele Molino

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