Guerino Di Cola |
Nei tempi passati i salvanesi venivano soprannominati panzanère e i vastesi magnafasciùle
di Michele Molino
La rivalità fra i comuni limitrofi c’è sempre stata. Nel passato era una consuetudine prendere in giro gli abitanti dei paesi vicini. Inventavano appellativi scherzosi, canzoni dileggianti, scritti burleschi, scioglilingua e battute. Gli abitanti dei paesi confinanti avevano appioppato ai Salvanési, l’epiteto di “panza nerë (Pance nere).
Qualcuno dirà : ” Perché panzanère?”. Gli anziani cercano di spiegarlo in questo modo: San Salvo nei tempi passati era contornato da paludi, che causavano la malaria. Dopo un po’ di tempo l’addome del malato s’ingrandiva smisuratamente.
Ecco uno scritto scherzoso risalente all’ inizio del ‘900: Panza nère di Sande Salve, ‘ngiamurrete di Vaste, cucciùlone di Cupelle, asinàre di Furci, cacafùme di Sante Bbune, Mundrusciàne sfascia cambàne, mammete è vìcchie e file la làne.
I Salvanési canzonavano i Vastesi, dicendo “ Vuastaròle magna fasciùle, pèsci’a lu létt e dèce ca chiòve; gli abitanti di Cupello: Cupullése, cul’ appese, sacche di pajie, cul’a mitràjie.
Insomma, più i paesi stavano vicini e più i loro abitanti si divertivano a canzonarsi a vicenda.
Michele Molino
Michele Molino
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