giovedì 19 agosto 2021

ACM: IN MOSTRA SOTTO I PORTICI TRE ANNI DI ESTEMPORANEE

 Dal 20 al 21 agosto nei portici ex palazzi scolastici a Vasto, l’ACM, in partnership con “Vivere Vasto in centro”, darà vita alla Mostra Retrospettiva: “ L’arte estemporanea a Vasto nel triennio 2018 - 2019 - 2021 

” L’evento vuole testimoniare l’impegno della nostra associazione che ha realizzato in questo periodo ben tre concorsi di pittura estemporanea, con partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia, maestri

e amanti di questa particolare arte del dipingere. L’idea della Mostra nasce dal desiderio, reale e non effimero, di valorizzare il patrimonio artistico accumulato nei tre anni di attività dei concorsi, condividendone la visione con la Città. Il pubblico deve usufruire dell’arte, e non semplicemente dell’arte maggiore per eccellenza, ma bisogna far riscoprire a questo stesso pubblico anche artisti “minori”. La mostra resterà aperta dalle 18.00 alle 24.00 Le estemporanee ebbero larga diffusione negli anni ’60 anche nella nostra città, come testimonia, per esempio, la riuscitissima seconda mostra di pittura estemporanea “premio nazionale Carlo Della Penna” fatta a Vasto il 26 giugno e il 31 agosto del 1960 e che videro la presenza dei nomi nobili dell’arte pittorica vastese quali: Della Guardia Saverio con l’opera titolata “Casarsa”, Martella Luigi con l’opera “Ultimi raggi sulla chiesa”, Canci Vincenzo con l’opera “Via S. Pietro”, Fiore Michele con l’opera “Casa Panzotto”, Perrozzi-Borghi Lucia con l’opera “Processione notturna, Minerva Ennio con l’opera “Piazza verdi” Lattanzio Filoteo con l’opera “sul molo di Punta Penna”,,. Le estemporanee di pittura sono una sorta di “competizione” artistica non addomesticabile né massificabile. Si esprime spesso in forma di concorso, con uno schema isemplicissimo: i partecipanti si trovano in un luogo ed eseguono la loro opera sul momento, onorando il tempo che viene loro concesso nella forma di una esibizione. L’artista che dipinge, che compie l’atto magico per cui la materia muove all’immaginazione, diventa egli stesso evento, stazione imprevista del paesaggio urbano o marino. Carlo Viggiano - Preside

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