sabato 31 luglio 2021

Gli Abruzzesi voraci mangiatori di pammadore a ‘ nzalàte. Rinvenuta un’antica ricetta in un casolare diroccato di San Salvo


Gli Abruzzesi voraci mangiatori di pammadora ‘ nzalàte. Rinvenuta un’antica ricetta in un casolare diroccato di San Salvo

di Michele Molino

Specialmente in questo periodo d’estate, non manca mai sulle tavole degli Abruzzesi un grande vassoio con una ricca insalata di pomodori ( pammadòre a ’nzalàte)). 
 L’insalata di pomodori è un piatto appagante come nessun altro. 
Realizzare un’insalata di pomodori non sembri facile. Contrariamente a quanto si possa pensare, l’insalata di pomodori è un'opera d’arte. Basta un nonnulla per alterarne il sapore. Un cercatore di asparagi ha rinvenuto per caso in un cassetto di un vecchio casolare diroccato, un foglio stropicciato e ingiallito, dove era riportata una ricetta in antico dialetto salvanese. 

 Ecco la traduzione :” Fare a pezzetti i pomodori; mettere un po’ di sale e lasciare insaporire per una buona mezz’ora, un ciuffetto di basilico sbriciolato con i polpastrelli, uno spicchio d’aglio tritato con il coltello, un peperone rosso (còrne de cràpe) tagliuzzato, un gambo di prezzemolo (putrisànn) sminuzzato con le mani, un pizzico di origano (pulàije) ed un peperoncino (lazzaràtt); lasciare amalgamare per circa mezz’ora ed infine aggiungere olio in abbondanza e due cucchiai d’acqua”. 

 Di seguito riportiamo una sintesi di un vivace scambio di battute tra due persone anziane . “Chi ssì magnate vuije?” (Cosa hai mangiato oggi?); l’altro:”Màime a’ggiustète na vazzè de pammadòra’nzalàte, ci’à tritète cenghe lazzarètt; me so bivìhute na dicène di bicchìjre de vene, pe calmà lu cuciàure, ‘ngè state njìènd da fa (Mia moglie ha preparato una ricca insalata di pomodori; ha messo cinque peperoncini; per alleviare il sapore piccante ho bevuto uno dopo l’altro, una diecina di bicchieri di vino, non sono serviti a nulla”.

Il binomio pane e pomodoro è il simbolo della tradizione contadina. L’insalata di pomodori merita il titolo di regina indiscussa delle tavole.

Michele Molino


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