REMO PETROCELLI (Ass. Vigili del Fuoco in Congedo) RICOSTRUISCE UN'IMPORTANTE PAGINA DELLA NOSTRA STORIA LOCALE
Sprazzi di storia inediti e relative considerazioni su contrada Villa de Nardis in Vasto
di Remo Petrocelli
Un documento, testimonianza giurata del 1806, ci fornisce uno spunto di studio e approfondimento su di un area di Vasto che meriterebbe più attenzione cioè contrada Villa de Nardis, (anticamente detta solo contrada Villa) poco considerata dagli storici, ma popolata da operosi e geniali lavoratori, quindi importante dal punto di vista dell’economia vastese.
Il punto di partenza dell’approfondimento sono alcuni toponimi. Per chiarezza dividerò l’area e la strada omonima in due segmenti, il primo che parte dal lato intersezione con via Incoronata chiamato tuttora Vallone di Cenere, (un corso che fu ricco d’acqua, dalle testimonianze e anche dalle carte 1820 (Vallonone sic!) che ora corrisponde a fosso Lebba cioè l’attuale pista ciclabile)
fig.1 Mappa redatta dell’ agrimensore Liborio Suriani. foto cortesia Paolo Calvano VastoArchivio , circa anno 1820 nota: la mappa va ruotata di 90 gradi per renderla coerente alla carta I.G.M. successiva
Fonte della Villa è ignota alle carte topografiche (I.G.M. ecc.) ma la localizzerò con ragionamento e indizi, nella zona più alta orograficamente parlando, cioè verso lo sbocco della strada Villa de Nardis lato SUD , prossima alla chiesa di s. Lorenzo.
Fig.2 Carta I.G.M. moderna (area di interesse delimitata all’incirca dal poligono verde) |
L’area complessiva di per sè , era molto boscosa, come si evince anche dalla mappa d’epoca dell’ing.Dau, fig 3 ed è stata dopo il 1750 ,
Fig 3. stralcio carta redatta dall’ingegner Dau
parzialmente oggetto di eredità da parte della figlia del sindaco di Vasto Bucci. Maria Cesaria Bucci, infatti sposerà il sindaco di Forlì del Sannio. Trattasi più precisamente del dott. [in legge] Mariano Tonti. La notizia era finora riportata solo lacunosamente, fig.4 ,ma utilmente dall’Anelli,
Fig.4
L’Anelli qui accenna a una coorte di famiglie di contadini migrati da Forlì del Sannio [intorno all’anno 1750] al dissodamento trasformazione e coltivazione dell’ area Villa de Nardis, (delle cui fatiche godiamo ora i frutti , con gli ultracentenari ulivi della zona). L’Anelli purtroppo tralascia un qualsiasi riferimento specifico ai cognomi, a qualche stirpe, dei seppur di umili contadini. Per fortuna almeno un cognome era arrivato a noi per sola narrazione orale. Si tratta sicuramente dei “Ciffolilli”, o meglio a Forlì erano i Cifolelli. Tali famiglie (insieme ad altre) saranno genericamente qui soprannominati i Firleisi e l’area occupata verrà talvolta immortalata in qualche carta comunale come “contrada dei Firlesi” . L’Anelli ci svela però qualcosa altro di interessante: su di loro. Essi portano con loro una speciale abilità veterinaria, (cfr. fig.4). A conferma della narrazione orale , e del cognome prevalente, possiamo oggi però portare diversi indizi inequivocabili.
In una nota del libro sul sindaco Muzi (di Spadaccini p.142) , riportante un carteggio comunale di Vasto, c’è un elenco di professionisti vastesi del 1859. Qui già un Ciffolilli Tommaso esercitava come maniscalco di buoi ed è, dai riscontri , insediato in Vallone di Cenere.
A ulteriore conferma della “valentìa dei firlesi” possiamo dedurre che la loro fama sia rimasta inalterata almeno fino al 1925, “a sfidare la scienza”, visto un documento fig. 5 in cui un empirico Ciffolilli veniva multato per professione veterinaria abusiva!
Fig.5 Il dott. Nicola D'Adamo era il veterinario di Vasto |
Con certezza, almeno i Ciffolilli, insediatisi da noi con successo, ci hanno regalato ben tre toponimi sulle carte I.G.M. (due a Villa de Nardis / s. Lorenzo e una addirittura a Petacciato marina) e si sono imparentati con praticamente tutti i confinanti storici dell’area Villa, p. es. , i Caramanico,i Pascucci, i Del Borrello, Sce, Bosco, Suriani, Di Chiacchio ecc, ecc. allargando i loro orizzonti in S.Salvo, Cupello e Petacciato marina. Un nuovo documento reperito fortunosamente,
aggiunge al flusso migratorio da Forlì, anche le famiglie Angelone, che si insedieranno nella stessa area, ma più a Sud.
Tale Angelo Angelone, ci fornisce anche lui indirettamente diverse interessanti notizie:
nel 1806 egli si dichiara garzone di Giuseppe Tambelli [senior] da ben 34 anni, di venire da Forlì e di risiedere nella masseria Tambelli in area SELVA DELL’ABATE!! (altro toponimo scomparso !!).Qui il mistero si infittisce. Chissà di quale abate si parla! Forse ha qualcosa a che fare coi templari insediatisi nell’anno 1250 in zona s. Lorenzo? https://noivastesi.blogspot.com/2014/09/storici-confronto-ecco-le-tracce-dei.html)
Ora, incrociando le carte sui “boschi di Sellotto e Crivella” disegnate dall’agrimensore Dell’Arciprete nel 1807, facenti parte del cabreo Tambelli (fonte: archivio storico comunale di Vasto), e dai testi storici più noti , la famiglia Tambelli ricostruisce a proprie spese la chiesetta diruta di San Lorenzo nel 1786 (cfr. localizzata con asterisco azzurro in basso sulla carta I.G.M.fig2) e la loro tenuta si trova a confine con la chiesetta!
Tutto ciò sembra sufficiente alla localizzazione di fonte della Villa come limitrofa alla chiesetta antica di s.Lorenzo, quindi comunque nella parte SUD di via villa de Nardis.
fig 7
Fig. 8
La fonte della Villa fa quindi parte della stessa vena di abbondanti acque che alimentano fonte Fico ecc. e tutte le altre sorgenti in zona s.Lorenzo già note al Marchesani https://noivastesi.blogspot.com/2015/04/e-se-fonte-fico-ci-fosse-veramente-un.html?m=0
fig.9
L’ultima sorpresa venuta fuori dagli approfondimenti, è che il casino d’Avalos di s. Lorenzo, fig.10, che sappiamo, dai testi, essere circondato da selve, boschi ecc. distante meno di 300 metri dalla masseria Tambelli, ne copia la tipologia costruttiva, in modo fortemente somigliante! Su questa coincidenza e su qualsiasi ulteriore notizia e suggestione siamo aperti alle intuizioni del lettore.
Fig.10
Speriamo in futuro di avere altri elementi da aggiungere alla storia di Villa De Nardis su cui a tutt'oggi è stato scritto poco. Ben vengano i contributi di altri amici.
Remo Petrocelli
Ass. Vigili del Fuoco in congedo del Vastese.
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