IL PENSIERO LIBERO E LA SUA ESTINZIONE
di Angelo Del Moro
Il sensazionalismo paga, ma le conseguenze psicologiche non hanno tardato.
L' angoscia suscitata dall'asservita propaganda dei media ha comportato con l'assalto ai ricoveri un pesante aggravio per ospedali e cliniche. Nel contempo boom degli psicofarmaci, aumentato il consumo di bevande alcoliche nonché di sostanze psicotrope.
Le psicosi collettive sono una foce a delta, si è persino giunti a vedere medici e infermieri come novelli "untori" , ignorando tra l'altro che essere positivi non significa essere contagiosi, come confermato dalle analisi dell' Istituto "Mario Negri".
Ma il tutto libra nell'aere e i positivi ai tamponi vengono costretti a quarantene che configurano una sorta di (ingiustificato) sequestro di persona.
Più di uno scienziato si è chiesto il perché di questa "furia vaccinatoria" per un (retro) virus che uccide quasi sempre solo soggetti ad alto rischio e perché sono state vietate le autopsie che sarebbero state di grande aiuto nella disamina.
Solo qualche coraggioso ha ignorato i divieti ottenendo preziose informazioni sulle eziopatogenesi. Ma impera il silenzio.
E se qualcuno osa avanzare qualche dubbio, dati alla mano, viene "aggredito" nonché etichettato come complottista di mezza tacca, come visionario (vedi il libro di Bacco - Giorgianni: "Strage di Stato").
Il mondo è sempre più fragile, causa I' aumento della popolazione e i suoi immani spostamenti, e pare dimostrato che il benessere foraggi la stupidità. Ma se viene oppressa anche la facoltà di dubitare e criticare, il pensiero libero è destinato a soccombere.
VASTO, 5 maggio 2021
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