DA PIETRO MARINO (OASI) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Nell’esaminare la cartografia di corredo al Progetto Calliope non si crede ai propri occhi. È incredibile constatare che lo studio, promosso dalla precedente Giunta Regionale D’Alfonso, nel 2018, coinvolga le aeree portuali di Vasto su cui è vigente, dal 2013, il Piano Regolatore Portuale.
Nel caso specifico di Punta Aderci – Punta della Penna, il Progetto Calliope si pone l’obiettivo di una possibile espansione dei confini della riserva, sia sulla parte terrestre che nel tratto di mare.
Una finalità che cozza con lo strumento urbanistico programmatorio del Porto di Vasto, voluto dall’unanimità delle forze rappresentate in Consiglio Comunale, successivamente approvato dal Consiglio Superiore dei lavori Pubblici e dalla
stessa Regione Abruzzo, dopo un percorso lungo e un iter sottoposto alle osservazioni di tutti i portatori di interesse, comprese le più disparate sigle ambientaliste.Non si comprende come, in certi ambienti, si continua a far finta di niente e non si perde occasione, per ignoranza o altra motivazione recondita, di provare a mettere in discussione quanto in precedenza deliberato. Insomma, ci troviamo difronte l’ennesima bagarre all’italica maniera, dove a decisioni prese e consolidate, si torna a rimettere, anche se solo potenzialmente, in discussione tutto. Va ricordato che uno degli aspetti più delicati dell’iter di approvazione del Piano Regolatore Portuale, fu proprio la Valutazione di Incidenza Ambientale. Un passaggio dove gli stessi attori del progetto intervennero con le loro osservazioni e studi valutativi.
L’Associazione OASI, come per le altre materie di interesse generale (Pista Ciclabile, ZES, Vinca ecc), è determinata, su questo punto, a battersi fino in fondo. Va difesa un’infrastruttura di valenza vitale per tutto il territorio e il tessuto industriale locale quale il potenziamento e lo sviluppo del Porto di Vasto.
Le decisioni acquisite non possono essere rimesse in discussione.
È dei giorni scorsi la notizia della firma della convenzione Stato/Regione per lo stanziamento di 12milioni di Euro per avviare i lavori previsti proprio dal Piano Regolatore Portuale. Così come sono già stanziati altri 18milioni di Euro per consentire, a RFI, di portare sulla banchina il collegamento ferroviario intermodale treno/nave.
Il porto di Vasto è protagonista della Zona Economica Speciale e anche alla luce degli investimenti annunciati da Amazon rappresenta un’infrastruttura strategica. Due opportunità che il territorio deve cogliere al volo e difendere da ogni potenziale minaccia.
L’Associazione OASI chiede all’Amministrazione Comunale di Vasto e alla Regione Abruzzo di uscire dagli equivoci e di ribadire le volontà, già decretate da tempo, con l’approvazione del Piano Regolatore del Porto.
Si esortano gli Enti a rivedere le perimetrazioni del Progetto Calliope e escludere, definitivamente, le aree dello scalo marittimo.L’Italia e il rilancio dell’economia e dell’occupazione hanno bisogno di chiarezza e certezze. C’è bisogno di una classe dirigente, che si assuma le responsabilità delle decisioni assunte, e non si presti a farsi tirare per la giacchetta da chicchessia.
Il direttivo O.A.SI.
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